L’impressionismo è probabilmente il movimento pittorico più conosciuto al mondo. Nato nel 1860 a Parigi, il nome deriva direttamente dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo, tratto dal titolo di un quadro di Claude Monet, Impression: soleil levant (dipinto del 1873 esposto ora al Musée Marmottan di Parigi). Il movimento trae grande ispirazione dalla precedente pittura romantica (il cui maggiore esponente era Delacroix), nel verismo (pur non condividendone l’impegno ideologico e politico), nell’osservazione del vero tipica dei paesaggisti e nel lirismo pittorico (da cui traggono la caratteristica soggettività). Contemporaneamente si oppone fortemente alla pittura accademica, quella ritenuta ufficiale, lottando strenuamente per una costruzione artistica nuova e diversa rispetto a quella insegnata nell’Accademia. Il movimento si caratterizza quindi per lo studio preciso e puntuale delle teorie scientifiche sulla visione, sui colori, sulla luce. Fortissima è anche l’influenza dell’arte giapponese, conosciuta attraverso le incisioni di Hokusai e Hiroshige che giungevano a Parigi sull’onda della nuova moda per le giapponeserie.
I pittori impressionisti mirano a cogliere gli effetti di luce, nell’impressione più immediata che essa lascia nello sguardo, per questo cercano l’illuminazione naturale e rifuggono quella artificiosa dell’atelier. È grazie a questa nuova ricerca artistica che prende piede la pittura all’aria aperta (en plein-air), e proprio per ottenere l’impressione tanto agognata, i pittori mettono da parte lo studio dei chiaroscuri “da atelier” in favore di rapide e fugaci ombre colorate. Il risultato è una totale appiattimento, la fusione tra oggetto e spazio cromatico e luminoso. Il movimento pone da subito l’accento sulla rappresentazione della realtà della vita cittadina contemporanea, ma sceglie di non occuparsi dei problemi ma unicamente dei lati gradevoli della società del tempo. Passeggiate, cene, danze, bordelli, feste. Un ventaglio di soggetti probabilmente ispirato alla malinconica gioia osservata nelle affascinanti stampe ukiyo-e nipponiche.
La cocciuta rappresentazione del reale attuale, la ricerca di libertà totale, nel soggetto, nel gesto e nell’espressione, e il sistematico rifiuto di un canone pittorico “scolastico” hanno ovviamente causato scandali e discussioni, il più noto dei quali riguarda Le déjeuner sur l’herbe di Edouard Manet (del 1863, ora al Musée d’Orsay). Esposto al Salon des Refusés dopo essere stato rifiutato al Salon ufficiale, ha provocato uno scandalo non tanto per i nudi femminili in compagnia dei giovanotti borghesi, ma principalmente perché i soggetti rappresentati erano tutti perfettamente riconoscibili. La modella è infatti Victorine Meurant e i due giovani in primo piano sono Eugene Manet stesso e lo scultore olandese Ferdinand Leenhoff.
Nel tutorial di oggi vedremo come realizzare in modo semplice e veloce un’immagine ispirata alla pittura impressionista.
Step 1: l’immagine
Per prima cosa scegliamo un’immagine. Io ho scelto di ispirarmi a Claude Monet e quindi ho utilizzato un’immagine con dei fior di loto. Quando abbiamo scelto l’immagine su cui vogliamo lavorare apriamola con Adobe Photoshop e, se lo riteniamo necessario, possiamo ridimensionarla o ritagliarla per adattarla alle nostre esigenze.
Ora creiamo due copie della nostra immagine cliccandoci sopra con il tasto destro e selezionando il comando duplica oppure semplicemente utilizzando la shortcut da tastiera CMD (o CTRL) e J. Se l’immagine vi risulta bloccata, con un piccolo lucchetto sul lato destro del livello nel menù livelli, basta semplicemente cliccare sul lucchetto con il tasto sinistro del mouse e trascinarlo verso il piccolo cestino nel lato destro in basso del menù livelli.
Step 2: l’impressionismo
Ora faremo una piccola magia. Scegliete un dipinto impressionista a cui ispirarvi. Un dipinto che sia inerente alla vostra immagine per soggetto o per palette di colori. Quando avete deciso il dipinto a cui vi volete ispirare apritelo con Photoshop in un nuovo documento. Ora torniamo al nostro progetto e selezioniamo la prima copia della nostra immagine, il livello in primo piano. Nel menù a tendina cerchiamo l’opzione Image, poi l’opzione Adjustements e infine clicchiamo su Match Colors. Ci si aprirà così un nuovo menù. Portiamo i due indicatori Luminance e Color Intensity a 100 e l’indicatore Fade a 0. Ora cerchiamo la tendina denominata Source e impostiamo come fonte l’immagine del dipinto che abbiamo scelto. Il programma ora aggiusterà le tonalità dei colori della nostra immagine attingendo dal dipinto che abbiamo scelto. Clicchiamo ok.
Adesso, sempre selezionando il livello più in primo piano, andiamo nel menù a tendina e cerchiamo l’opzione Filter, l’opzione Pixellate e infine l’opzione Pointillize. In questo nuovo menù impostiamo la dimensione (Cell size) a 3. Per finire diminuiamo del 50% l’opacità del livello dal menù livelli.
Ora possiamo “spegnere” il livello e lavorare su quello subito sotto. Qui abbiamo due possibilità che possiamo seguire a seconda dei nostri gusti. Li vediamo tutti e due così possiamo scegliere quello che preferiamo. Nella prima alternativa, selezioniamo il livello di mezzo, andiamo nel menù a tendina e cerchiamo l’opzione Filter, e poi l’opzione Oil Paint. Nel nuovo menù impostiamo
Stylization a 10
Cleanliness a 2
Scale a 0.1
Bristle Detail a 10
Le altre due opzioni in questo caso non sono rilevanti. Quando abbiamo fatti, clicchiamo ok.
L’alternativa è, sempre nel menù Filter, cercare l’opzione Filter Gallery e scegliere l’opzione Dry Brush. Qui impostiamo
Brush size a 3
Brush detail a 10
Texture a 1 e poi clicchiamo ok.
Possiamo fare delle prove con entrambe le alternative e scegliere quella che ci da il risultato che preferiamo. La prima alternativa lascerà i colori un po’ più brillanti rispetto alla seconda, la scelta è totalmente libera. Nel mio caso, ho scelto di utilizzare il secondo, il Dry Brush.
Qualsiasi sia l’alternativa scelta, il passo successivo rimane lo stesso. Nel menù a tendina cerchiamo ancora l’opzione Image, poi l’opzione Adjustements e infine clicchiamo su Match Colors. Ci si aprirà così un nuovo menù. Portiamo i due indicatori Luminance e Color Intensity a 100 e l’indicatore Fade a 0. Ora cerchiamo la tendina denominata Source e impostiamo come fonte l’immagine del dipinto che abbiamo scelto. Il programma ora aggiusterà le tonalità dei colori anche di questo livello attingendo dal dipinto che abbiamo scelto. Clicchiamo ok.
Una volta fatto dobbiamo sistemare la tonalità dei colori. Torniamo quindi nel menù livelli e sempre dal menù a tendina in basso selezioniamo Levels. Si aprirà un nuovo menù Livelli dove possiamo controllare luci e ombre della nostra immagine. In alternativa possiamo richiamare il menù Livelli con la shortcut da tastiera CMD, alt e L. Va completamente a gusto personale, perciò sperimentate finché non trovate la tonalità che vi piace di più.
Se alcuni dei colori vi sembrano troppo accesi, utilizzate lo strumento spugna (accertatevi che l’opzione Flow in alto sia a 100%) dal menù strumenti a sinistra per lavorare sui singoli elementi e spegnere i colori.
Ed ecco il nostro progetto finito!
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