L’intelligenza emotiva, ti chiederai, ma cos’è? Come possono stare insieme due parole così diverse come intelligenza ed emotività? E, soprattutto come può aiutarmi?
Prima di leggere questo articolo dobbiamo sfatare un mito che fa riferimento alla relazione tra quoziente intellettivo e successo nella vita. Per ottenere successo non è più sufficiente essere solo competenti da un punto di vista professionale e non basta di certo avere un elevato quoziente intellettivo. Negli anni ci è sempre stato insegnato che il successo arriva alle persone più intelligenti… oggi leggerai una cosa un po’ diversa e che sicuramente ti darà numerosi spunti per approfondire e stimolare una serie di sperimentazioni e domande ( che a mio avviso fanno sempre bene) circa le proprie convinzioni.
Infatti chi ottiene successo è anche colui che dispone di Intelligenza Emotiva.
Guardati intorno: sicuramente nella tua cerchia di amici, parenti o conoscenti ci sarà di sicuro qualcuno che ha avuto successo… ritieni che questo sia dovuto al suo quoziente intellettivo? Al celebre fattore c..o ( che non guasta mai?).
Se tu potessi elencare quelle che sono le caratteristiche per il successo che cosa risponderesti?
Pensaci un secondo: ognuno di noi ha una propria idea del successo ed un proprio modo di immaginarselo e di attuare la scalata verso questo. Forse una brillante carriera scolastica sfociata in un profilo accademico d’eccellenza, l’appartenenza ad un ceto sociale benestante, la fortuna, il fato, le giuste conoscenze?
Ti voglio allora insinuare un dubbio raccontandoti la storia di una persona che con 110 e lode all’università, un alto quoziente intellettivo e possibilità finanziare poi non è riuscito professionalmente. E allora, che cosa c’è di sbagliato?
Se di sbagli vogliamo parlare, piuttosto che di caratteristiche forse dovremo andare a sondare il carattere di questa persona che spesso si è rivelato arrogante, dispotico, collerico fino al punto da sfociare in situazioni in cui la collera e la mancanza di comprensione gli hanno causato non pochi problemi personali e relazionali.
Che cosa voglio dire, allora?
Le doti professionali, se non supportate da altri elementi che Daniel Goleman racchiude sotto la definizione di Intelligenza Emotiva, sono fini a sé stesse e non garantiscono il conseguimento ed il mantenimento della propria posizione lavorativa.
Altro esempio: se la tua ambizione è quella di lavorare nel mondo della creatività e del marketing, ed hai ottime competenze professionali ma non sai ascoltare i tuoi clienti e non riesci perciò a formulare un progetto che risponda appieno ai loro bisogni e a tramutarli in possibilità reali allora, caro mio professionista, forse hai qualcosa da imparare.
Che cosa?
Continua a leggere l’articolo e capirai di che cosa sto parlando.
Goleman basa la sua teoria sull’intelligenza emotiva sulla modalità attraverso cui noi interagiamo con noi stessi (cioè con le nostre emozioni) e con gli altri.
Alla base del concetto di intelligenza emotiva, infatti, ci sono due tipi di competenze: una personale ed una relazionale.
Cos’è l’intelligenza Emotiva
Tanto per dare una definizione completa dobbiamo dire che l’intelligenza emotiva è :
“L”abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l’abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l’abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotiva; l’abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale”
La definizione porta con sé una serie di caratteristiche come la capacità di motivare sé stessi nel perseguire un obiettivo, la capacità di controllare gli impulsi emotivi, la capacità di dialogo interno cercando di andare oltre i nostri pensieri distruttivi che facilitano sentimenti di ansia, la capacità di essere empatici. Tutte queste caratteristiche a cosa conducono?
A facilitare il processo creativo nella ricerca di soluzioni che in un primo momento possono non essere alla nostra portata di mano, a saper trattare con gli altri, a conoscere le nostre emozioni per non lasciare che queste ci sovrastino e ci conducono verso atteggiamenti che non sono produttivi ed a intraprendere relazioni positive per noi.
Come può aiutarti l’intelligenza emotiva
A differenza del quoziente intellettivo, l’intelligenza emotiva può essere rafforzata nel corso della vita e può anche essere appresa….. e ti consiglio vivamente di farlo. Per aiutarti nell’arduo compito ( perchè non è una cosa facile) ci sono due libri davvero importanti per intraprendere questo percorso: il primo è Alchimia emotiva di Tara Bennet Goleman ed affronta il tema delle emozioni, degli schemi mentali, dei giochi che la mente e che spesso ci fanno cadere in gabbie emotico-comportamentali non proficue per noi stessi,; è insomma una lettura sicuramente complessa ma che se messa in pratica- ed è questo il bello – aiuta le persone ad entrare in contatto con un mondo diverso che, anche se non conosciamo ci governa e ci compiere a volte errori fatali.
Il secondo invece è il libro di Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva, che spiega, attraverso esempi pratici cosa vuol dire mettere in pratica il concetto di intelligenza emotiva.
A cosa serve avere un buon livello di intelligenza emotiva?
Nella vita siamo sempre a contatto con le persone: a ben pensarci poi queste persone diventano il fulcro del nostro guadagno. Sia che queste siano lo staff della nostra azienda, sia che queste siano i nostri clienti, sviluppare una buona capacità emotiva è importante per riuscire a:
a. Motivare sé stessi e gli altri;
b. Ridurre i livelli di ansia;
c. Fare un esame di realtà circa il contesto in cui siamo senza perdersi nei meandri delle possibile interpretazioni;
d. Capacità di adattamento e di resistere alle situazioni difficili;
e. Gestione dello stress;
f. Sviluppo di intuizioni creative.
In conclusione
Per emergere nel lavoro è importante stabilire rapporti costruttivi, affidarsi all’intuito e cogliere le correnti emotive che si stabiliscono tra le persone potenziando le situazioni positive e non quelle negative. Spero che, dalla lettura di questo articolo, possa nascere la volontà di mettere in pratica l’intelligenza emotiva: non hai niente da perdere ma tutto da guadagnare.
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