Che il mondo dei social network si stia allargando ogni giorno di più, è un fenomeno ormai assodato e sotto gli occhi di tutti. Ciò che può forse apparire meno evidente ai più, invece, è il fatto che a lato delle piattaforme che si contendono la fetta di pubblico media e più ampia possibile, stanno sbocciando dei social che si rivolgono a categorie o nicchie di persone interessate a particolari ambiti specifici. Tra questi, ve n’è uno davvero particolare perché si rivolge a coloro – purtroppo ancora pochi, ma indubbiamente buoni – che hanno a cuore la lingua italiana e vogliono provare a “salvare” quelle parole che stanno gradualmente andando in disuso: il social network di cui stiamo parlando è realizzato dall’Associazione Dante Alighieri e prende il nome proprio dalla musa del grande scrittore fiorentino: Beatrice.
Di cosa si tratta esattamente? Andiamo subito a spiegarlo. Beatrice nasce sulla scorta del successo dell’iniziativa “Adotta una parola”, promossa alcuni anni fa proprio dall’Associazione Dante Alighieri in collaborazione con quattro tra i maggiori dizionari della lingua italiana (in ordine alfabetico Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli). L’intento di quella azione era molto semplice: invitare gli utenti e tutte le persone interessate ad “adottare”, appunto, le parole italiane che rischiano di scomparire dall’uso comune. L’adozione consisteva nello scegliere uno dei vocaboli selezionati dalla Dante Alighieri insieme ai dizionari e promuoverne l’utilizzo per un anno intero.
Attorno a quell’idea embrionale ma bene accolta si è sviluppato un’altra idea, quella di un social network che metta in rete e dunque diffonda l’operazione di salvataggio della lingua italiana. Oltre alla possibilità di adottare e “custodire” una parola italiana, infatti, su Beatrice è possibile invitare gli amici a diventare a loro volta sostenitori e sostenere tu stesso le parole scelte da altri. L’intento è dunque quello di creare una vera e propria rete che, a macchia d’olio, riesca a coinvolgere più persone possibili: mentre si socializza, si promuove la lingua italiana (o viceversa, a seconda dei casi).
Oltre allo scopo diremmo “salvifico” dell’iniziativa – al di là delle parole che scompaiono, è proprio la lingua italiana a essere utilizzata davvero male in media sulle bacheche di tutti i social – ve n’è inoltre un altro prettamente didattico: sulla piattaforma, infatti, si potranno trovare articoli e contenuti utili riguardanti la storia delle parole, la letteratura italiana, il modo corretto di utilizzare la nostra lingua. Per chi ama i giochi – o semplicemente mettersi alla prova – sono presenti dei test con i quali misurare il proprio grado di conoscenza della materia. E anche il confronto tra utenti può aiutare a far ampliare il proprio vocabolario o a togliersi qualche dubbio.
In un’epoca nella quale la lingua italiana viene manipolata e spesso “maltrattata” sui social, la risposta (anzi: la riscossa) arriva… sempre attraverso i social, a testimonianza ulteriore del fatto che queste piattaforme possono avere anche finalità e risvolti davvero utili. Per iniziare a navigare su Beatrice bisognerà attendere appena una manciata di giorni: il lancio è fissato per il 7 maggio, e da quel momento… amanti della lingua italiana, scatenatevi!
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