Pochissimo tempo fa abbiamo accennato al cosiddetto marketing della nostalgia, si è visto come le aziende a volte ripropongano un prodotto storico e facciano leva sui ricordi dei consumatori per venderlo e allargare il proprio mercato alle nuove generazioni.
Anche il ritorno in auge del vinile può essere annoverato tra questi processi, con le dovute precisazioni. In realtà questo tipo di supporto non è mai del tutto sparito, ma era tenuto in vita da una ristrettissima nicchia di appassionati; la rinascita che sta avvenendo negli ultimi anni (già dal 2013 il mercato del disco in vinile ha iniziato ad impennarsi notevolmente) è dovuta, oltre che ad un mero processo commerciale, al desiderio degli utenti di avere un rapporto meno effimero con il proprio cantante o la propria band preferita possedendo una copia fisica del disco.
Il disco in vinile è infatti un oggetto con il quale si istaura un rapporto: si colleziona, si scambia, si cerca nei mercatini, addirittura si tramanda di generazione in generazione; è un oggetto che deve essere conservato con attenzione, necessita di cura e pazienza; l’ascolto non è a portata di click ma richiede un rituale, un momento dedicato. Questa ritualità ha colpito molto la generazione di giovanissimi, nata con il digitale, con la musica che si sente in streaming o attraverso gli smartphone, che oggi il vinile lo ha riscoperto.
Ecco dunque comparire edizioni speciali da collezione dei grandi capolavori, ma anche le ultime novità, le riedizioni in cofanetti e le collezioni con i 45 giri d’epoca. Secondo il direttore dell’associazione discografici italiani: “In nove mesi il mercato del vinile in Italia è cresciuto del 74 per cento, è un trend molto interessante”. Certo, è lontano dai numeri dei mercati principali, Stati Uniti, Germania, Inghilterra e Giappone, dove il mercato sul finire del 2015 era più che raddoppiato, ma è sicuramente un risultato ottimo.
Non solo, un supporto come il vinile può creare nuove opportunità di mercato, per chi le sa cogliere: è il caso dei ragazzi dello studio olandese Bored of Advisors, che hanno creato la start up Vinylify. Si tratta di un servizio online che permette di creare un disco in vinile personalizzato in ogni sua parte: dalle canzoni alla cover.
La scelta della playlist da incidere sul disco si può fare sia via web, dal catalogo online sul sito vinylify.com oppure caricando direttamente i brani che si preferisce, la piattaforma supporta senza problemi tutti i formati (waw, flac, mp3), ovviamente migliore è la qualità del file, migliore sarà il risultato sulla registrazione. L’unica limitazione è la durata: dieci minuti per lato. Anche la copertina e l’etichetta sono completamente personalizzabili sul sito attraverso i template disponibili.
Dopo aver scelto la customizzazione del vinile, gli artigiani di Vinylify procedono a realizzare il disco tagliandolo a mano, con l’aiuto di taglierine originali degli anni ’80.
Il lavoro di taglio, incisione e realizzazione richiede circa tre settimane, più qualche giorno per la spedizione, il tutto al costo di 50€. È anche possibile andare a trovare di persona i ragazzi di Vinylify nel loro negozio/laboratorio ad Amsterdam per vedere dal vivo la realizzazione del disco.
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