Pop Art indica un movimento artistico che nasce nell’America degli anni Cinquanta ma raggiunge l’apice soprattutto nel decennio degli anni ’60, conoscendo una prima diffusione in patria e la sua definitiva consacrazione con la Biennale di Venezia del 1964. Gli artisti del periodo sentivano il bisogno di nuovi stimoli, nuove realtà: la precedente stagione artistica, l’informale, era carico di una tensione pessimistica di fondo comprensibile solo da una ristretta cerchia culturale; ora, in una società sempre più “di massa”, in continua e rapida trasformazione, caratterizzata dalla ottimistica ripetitività del consumismo (con i suoi lati negativi o meno), gli artisti iniziarono ad interrogarsi sull’oggetto artistico e sulla sua riproducibilità in un’epoca dove tutto è realizzato in serie e dove il linguaggio più diffuso è quello aggressivo e impersonale dei mass media: è necessario mantenere il carattere esclusivo dell’opera d’arte, o è meglio conciliare la nuova realtà consumistica con il linguaggio artistico?
Le risposte a queste domande sono state la diversità di tecniche e stili che identificano la pop art: da un lato ci fu un recupero delle avanguardie del Novecento: la mescolanza tra realtà ed arte tipica del dadaismo, i collage cubisti ricchi d’immagini pubblicitarie e di fotografie, gli happening, le performance o gesti teatrali, dove l’arte nasce direttamente sotto gli occhi del pubblico, senza essere ripetuta altrove, ed è testimoniata solo dalle immagini di reportage. Dall’altro lato invece, la creazione artistica divenne meccanica, realizzata sperimentando tecniche nuove come il fotoritocco, o gli assemblages. Questa ricerca artistica studia e attinge a piene mani da linguaggi più semplici, facilmente riconoscibili da tutti, ovvero i mass media, la televisione e il cinema, la pubblicità: il linguaggio della società dei consumi, appunto. I maggiori rappresentanti di questa corrente artistica sono tutti americani: Andy Warhol, Claes Oldenburg, Tom Wesselmann, Roy Lichtenstein, anche le prime ricerche furono fatte dagli americani Robert Raushenberg e Jasper Johns, sul finire degli anni ’50. Benché infatti la pop art fosse diffusa più o meno in tutti i paesi, si tratta in realtà del frutto della cultura e della società americana, già dominata dall’immagine proveniente dal cinema, dalla televisione, dalla pubblicità (reiterate dagli immensi cartelloni che riempiono le città), dai giornali scandalistici. La pop art studia questa realtà, l’assimila, la ricicla, la ricrea, la duplica in maniera fredda ed impersonale: le bandiere americane di Jasper Johns, le bottiglie di Coca Cola di Warhol, le locandine di Rosenquist, i fumetti di Lichtenstein. È una sorta di documentario sul cambiamento di valori indotto dal consumismo, è uno studio della cultura popolare americana che trasforma le immagini più note proposte dai mass media, in memorabili icone artistiche.
Oggi vedremo, con un breve e semplicissimo tutorial, come creare un’immagine ispirata alla pop art, sullo stile di Roy Lichtenstein, artista americano che ha fatto proprio il linguaggio del fumetto, ingrandendolo sulle tele e portandolo così alla dimensione del museo.
Per realizzare la nostra immagine utilizzeremo il programma di fotoritocco Adobe Photoshop; esso è in grado di effettuare ritocchi di qualità professionale alle immagini, offrendo enormi possibilità creative grazie ai numerosi filtri e strumenti che permettono di emulare le tecniche utilizzate nei laboratori fotografici per il trattamento delle immagini, le tecniche di pittura e di disegno. Importante funzione del programma è la possibilità di lavorare con più livelli, i filtri e le maschere, permettendo di gestire separatamente le diverse componenti che costituiscono l’immagine principale.
Iniziamo con il tutorial!
Questa è l’immagine di partenza:
Step 1: Preparativi
Partiamo creando un nuovo file in Adobe Photoshop: facciamo in modo che sia abbastanza grande per poter osservare meglio gli effetti e che abbia una risoluzione ottimale di 150 px.
Con CTRL (oppure CMD nel caso di un MAC) e J copiamo un il livello di partenza, in modo da avere sempre un livello originale a cui poter tornare nel caso di errori o ripensamenti. Mettiamolo da parte per ogni evenienza e procediamo.
Convertiamo il livello in un oggetto avanzato cliccando con il tasto destro sul menù dei livelli a destra. Gli smart object o oggetti avanzati sono utilissimi poiché vettorializzano l’immagine, in modo da poterla ingrandire e rimpicciolire all’infinito senza perdita di qualità e permettono di risalire al contenuto originale anche dopo aver fatto una trasformazione sull’immagine (scalata, ruotata, distorta, ecc.). Ora facciamo due copie di questo livello con oggetto avanzato con CTRL (oppure CMD nel caso di un MAC) e J. Diamogli dei nomi per identificarli meglio, chiamiamo Linee il primo livello in alto, Immagine il secondo e Toni il terzo. Facciamo doppio click su uno dei livelli, ci si aprirà una nuova finestra, in essa inseriamo l’immagine su cui abbiamo scelto di lavorare. Chiudiamo la finestra, clicchiamo ok quando ci viene chiesto e vedremo che l’immagine si è moltiplicata su tutti e tre i livelli.
Step 2: la galleria filtri
Prendiamo ora il livello Toni, andiamo nel menù Filtri, cerchiamo Galleria Filtri e cerchiamo la cartella Artistico. Scegliamo il filtro Contorni Poster (Poster Edge) e impostiamo:
Spessore contorno (Edge Thickness): 3
Intensità contorno (Edge Intensity): 1
Fattore (Posterization): 3
Clicchiamo ok.
Aggiungiamo un altro filtro sempre al livello Toni andando in Filtri, Galleria Filtri e Artistico. Scegliamo il filtro Effetto Ritaglio (Cutout) e impostiamo:
Numero Livelli (Number of levels): 8
Semplicità contorni (Edge Semplicity): 4
Precisione contorno (Edge fidelity): 2
Sempre sul livello Toni, applichiamo il filtro Effetto Pixel (Pixelate) e scegliamo Colore Mezzetinte (Color Halftones). Impostiamo il raggio max su 8 (a seconda della propria preferenza) e nei restanti canali impostiamo 45. Facendo doppio click nel menù livelli si può cambiare a piacimento ognuna di queste impostazioni. Dal menù livelli, cambiamo la fusione livello del solo filtro cliccando sulle due lineette che trovate sulla destra: impostiamo Sovrapponi (Overlay).
Adesso passiamo al livello Immagine. Applichiamo il filtro Effetto Ritaglio (Cutout) dalla Galleria Fitri e impostiamo:
Numero Livelli (Number of levels): 8
Semplicità contorni (Edge Semplicity): 7
Precisione contorno (Edge fidelity): 1
Anche qui, variate pure secondo le preferenze. Dal menù livelli, cambiamo la fusione livello del solo filtro cliccando sulle due lineette che trovate sulla destra: impostiamo Luce Intensa (Hard Light), cliccate ok e impostate la fusione di tutto il livello su Schiarisci (Lighten).
Step 3: tocchi finali
Ora lavoriamo sul livello Linee applichiamo il filtro Bordi Brillanti dalla Galleria Fitri e dalla cartella Stilizzazione e impostiamo:
Larghezza contorno (Edge width): 1
Luminosità contorni (Edge brightness): 5
Sfumatura (Smoothness): 10
Allo stesso livello applichiamo anche il filtro Contorni Strappati (Torn Edges), secondo le proprie preferenze e infine applichiamo a tutto il livello la fusione Moltiplica (Moltiply).
Per finire, aggiungiamo dal menù livelli un nuovo livello di Vividezza e impostiamolo al 100%.
Per aggiungere un tocco in più, uniamo tutti i livelli visibili utilizzando la combinazione CTRL (o CMD), SHIFT, ALT ed E e applichiamo un bordo di circa 30 px utilizzando gli stili di livello.
Ed ecco il risultato:
Per realizzare questo effetto ci sono moltissimi modi diversi, non vi resta che sperimentare e trovare quello che vi piace di più!
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