Shazam e SoundHund sono due tra le applicazioni per smartphone e tablet tra le più note. Entrambe servono per riconoscere il brano musicale che si sta ascoltando e di cui non si conosce il titolo e l’autore; entrambe funzionano in modo molto semplice e immediato: all’apertura l’applicazione mostrerà un grande tasto centrale utilizzato per ricercare i brani. Toccando il pulsante l’app inizia ad “ascoltare” la canzone e a raccogliere un campione dell’audio, contemporaneamente inizia a cercarlo nei suoi database. Se il dispositivo su cui è lanciata l’applicazione vibra, Shazam (o SoundHound) ha trovato un risultato, vi mostrerà tutte autore, produttore e performer del brano e (a volte) anche il testo della canzone. Google Goggles invece è un’applicazione sviluppata dal colosso Google per il riconoscimento delle immagini: ad esempio, scattando una foto di un importante punto di riferimento l’applicazione cercherà tutte le informazioni relative a esso oppure scattando la foto ad un codice a barre, l’app identificherà il prodotto e fornirà tutte le informazioni necessarie.
Proprio prendendo spunto e ispirandosi a queste app, la fondazione francese Agropolis ha ideato un’app che riconosce piante e fiori semplicemente scattandogli una foto. Esatto, anche la botanica diventa social, entrando nell’era degli smartphone e adattandosi alla necessità attuale dello scambio d’informazioni in tempi velocissimi.
Identificare velocemente piante e fiori
La fondazione Agropolis raggruppa scienziati specializzati in agronomia, alimentazione, biodiversità e ambiente, ha ideato e sviluppato l’app PlantNet assieme ad un gruppo di ricercatori che lavorano con il software d’identificazione IKONA. La fondazione ha compreso che era necessario ideare un metodo più rapido per navigare tra l’enorme varietà di piante e fiori presenti in natura e aiutare gli interessati ad identificare ogni singolo esemplare, considerata l’impossibilità di ricordarne ogni nome.
Come funziona?
L’identificazione avviene automaticamente attraverso un sistema che mette a confronto la foto scattata dall’utente con le immagini presenti all’interno del database botanico su cui si appoggia PlantNet. I risultati sono poi utilizzati per trovare il nome scientifico della pianta.
Al momento l’applicazione funziona su più di 3.700 specie di piante selvatiche della flora metropolitana francese ma il numero è destinato a salire grazie ai i contributi al progetto. L’app attualmente non è precisissima, esiste anzi un margine d’errore discretamente ampio che però può essere ridotto, dicono gli sviluppatori, cercando di catturare solo una parte precisa della pianta o del fiore da identificare.
Qui sotto il video di presentazione (in francese):
PlantNet non è la prima app dedicata al mondo della flora ma è la prima in grado di analizzare l’esemplare partendo sia dall’immagine delle sue foglie, sia da quella dei suoi fiori, dei suoi frutti o della sua corteccia. Altre applicazioni come Leafsnap (che riconosce gli alberi attraverso le foglie), iForest (che fornisce descrizioni dettagliate solo su alcuni esemplari di alberi) e Like That Garden (che è specializzata solamente nell’identificazione dei fiori) si concentrano su alcuni esemplari e lo riconoscono solo attraverso una delle sue parti.
PlantNet può potenzialmente diventare utilissima sia per i ricercatori e i botanici che vogliono raccogliere dati e informazioni per i loro studi, sia per gli appassionati interessati a conoscere il nome di piante incontrate durante le loro passeggiate.
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