Può un sito archeologico risalente a qualcosa come duemila anni fa tramutarsi in un brand? Può eccome, se questo sito si chiama Pompei. La celebre città di epoca romana “cristallizzata” per sempre dalla lava del Vesuvio si tuffa a capofitto nella nostra epoca: un nuovo logo a sponsorizzarne, appunto, il brand; ma anche dei profili social appena inaugurati e destinati ad attirare le attenzioni e rendere più appetibile il sito archeologico agli occhi di un pubblico sempre più ampio – con particolare riferimento alle nuove generazioni.
Un restyling già preannunciato lo scorso anno dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e adesso messo in pratica attraverso una serie di iniziative coordinate che puntano a fare di Pompei un marchio completamente nuovo sotto ogni punto di vista.
Il più evidente e significativo risiede nel nuovo logo ideato per il celebre sito archeologico campano: il brand consiste adesso nella scritta Pompeii con la lettera “o” colorata in arancione (le altre sono in un giallo più tenue) e ornata dai ricami che rimandano ai quattro punti cardinali a loro volta ispirati alle decorazioni parietali. Un logo al passo con questi tempi sempre più digitali e social, insomma, per parlare al popolo della Rete e alle fasce più giovani.
Oltre al nuovo logo, anche il restante aspetto visuale è oggetto di un grande restyling. Se in loco, a Pompei, verrà installato un nuovo plastico in scala 1:500 (corredato da schermi multimediali) grazie al quale sarà possibile vedere l’insediamento nella sua interezza (nonché nel suo sviluppo nel corso del tempo), anche le mappe da consegnare ai turisti saranno completamente rinnovate e funzionali, a testimonianza di uno sforzo davvero grande per rinfrescare la comunicazione del grande sito archeologico campano. Seguono a ruota la carta intestata ufficiale e le guide tascabili per andare alla scoperta dei tesori nascosti tra gli scavi.
Ma in un’epoca dominata dalla realtà 2.0 come quella che stiamo vivendo, anche l’antica città vesuviana non può fare a meno degli immancabili e utilissimi canali social. In attesa della riapertura del Tempio di Iside (prevista tra una settimana esatta, il 19 aprile), e delle venture visite notturne all’area archeologica che si preannunciano davvero suggestive (saranno attive da giugno), Pompei da qualche giorno a questa parte è presente anche su Facebook e Twitter oltre che su Instagram con i rispettivi profili bilingue (sia in italiano che in inglese). La pagina Facebook “Scavi di Pompei”, ad esempio, offre informazioni e illustra con diversi aggiornamenti quotidiani gli aspetti più interessanti e i particolari meno noti del sito archeologico, oltre alle informazioni utili per accedervi e visitarlo al meglio.
Lo sbarco in modo capillare ed efficace di Pompei sui social network preannuncia inoltre una nuova versione del portale dedicato alla città d’epoca romana, la cui grafica sarà rinnovata e ottimizzata e i contenuti suddivisi in nuove categorie per una migliore navigazione.
Anche Pompei, insomma, guarda al futuro e lo fa utilizzando gli strumenti e i supporti più utilizzati nel presente. La sfida è sfruttare una comunicazione più moderna e al passo con i tempi e portare le meraviglie dell’antichità nella realtà 2.0.
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