Le installazioni sono un genere di arte visiva sviluppatosi nella sua forma attuale a partire dagli anni settanta. Possono comprende media, oggetti e forme espressive di qualsiasi tipo installati in un determinato ambiente, per questo sono strettamente legate a forme di arte come la scultura e la Land Art. Una delle caratteristiche principali per definire un’opera d’arte installativa è il fatto che essa abbia come soggetto principale il fruitore. Tutto deve essere costruito per modificare o comunque sollecitare la percezione dello spettatore che diviene parte integrante del lavoro: senza il fruitore, l’opera d’arte installativa non esiste. Altrettanto essenziale è il fattore dell’ambiente nel quale l’opera è integrata, si possono concepire anche delle installazioni smontabili per rendere possibile la sistemazione in una sede non precisata. Sviluppatasi nella seconda metà del Novecento (anni sessanta e anni settanta), questa forma di arte si è notevolmente differenziata nel corso dei decenni, tanto che con il termine di installazione si possono oramai indicare opere d’arte assai diverse tra di loro. Questo è dovuto proprio alla natura piuttosto concettuale e astratta dell’opera, la quale non è legata ad una particolare forma di tecnica o materiale, ma piuttosto a quello di installare un qualcosa in un determinato ambiente, il quale assume determinate caratteristiche (fonte Wikipedia).
Anno dopo anno, gli artisti creano opere ed installazioni artistiche che colpiscono il pubblico e nel 2016 non sono stati da meno. Infatti numerose installazioni artistiche creative e fantasiose sono comparse nei musei, sulle strade e nei paesaggi naturali di tutto il mondo. Da opere scultoree e objet trouvé, fino alle installazioni luminose e alle proiezioni, alle installazioni di land art che giocano con lo spazio e sfidano la nostra naturale percezione dell’arte.
Lo scorso anno 2016 ha raccolto una vasta gamma di installazioni artistiche intriganti, affascinanti, toccanti e stimolanti. Se nel 2015 i lavori migliori hanno indicato la tendenza verso colori abbaglianti e caleidoscopici, le migliori installazioni di quest’anno sono un po’ più eclettiche, concettuali e presentano una serie di sfumature estetiche uniche. Vediamo insieme alcune delle installazioni artistiche che più hanno caratterizzato questo 2016 appena concluso.
Philippe Echaroux, The Blood Forest
L’opera di Philippe Echaroux vuole puntare l’attenzione sulla costante distruzione della foresta amazzonica. L’artista francese ha perciò realizzato una serie di straordinari ritratti dal titolo The Blood Forest che raffigurano gli indigeni della tribù Suruí. Ogni ritratto è stato poi proiettato sugli alberi della foresta.
Katie Paterson and Zeller & Moye Hollow, Hollow
Hollow è un’istallazione interattiva permanente commissionata dall’Università di Bristol e creata dall’artista Katie Paterson in collaborazione con gli architetti Zeller & Moye. L’opera è composta da pezzi di legno provenienti da 10.000 tipi di legno diverso. È insomma una vera e propria foresta in miniatura attraverso cui lo spettatore può passeggiare e meravigliarsi.
Jason deCaires Taylor, The Rubicon
Museo Atlantico è un vero e proprio museo contemporaneo sottomarino posizionato nell’oceano Atlantico, al largo della costa dell’isola di Lanzarote. Per l’occasione, Jason deCaires Taylor ha scolpito The Rubicon, una serie di figure iperrealistiche che sembrano passeggiare instancabilmente sul fondo del mare.
JR, JR au Louvre
L’artista francese JR ha utilizzato delle stampe fotografiche in bianco e nero ha nascosto la famosa e iconica piramide di vetro realizzata dall’architetto cinese Ieoh Ming Pei per il Musée du Louvre a Parigi. Se guardato dalla giusta angolazione, la piramide pare svanire rivelando la facciata originale del Palazzo.
Motoi Yamamoto, Labyrinth
L’artista giapponese Motoi Yamamoto ha meticolosamente trasformato il pavimento di un castello medievale del sud della Francia in un incredibile labirinto a spirali utilizzando solamente del sale da tavola e una mano molto, molto ferma.
Ai Wei Wei, #SafePassage
L’arte di Ai Weiwei Known ha sempre assunto connotati attivisti e per realizzare #SafePassage, l’artista ha coperto le colonne del Konzerthaus di Berlino con più di 14.000 giubbotti di salvataggio di un arancione brillante. L’istallazione è accompagnata da un gommone su cui è scritto l’hashtag, #safepassage. Un chiaro riferimento alle richieste di asilo da parte di tutti i rifugiati.
Gabriel Dawe, Plexus 35
L’opera dell’artista messicano Gabriel Dawe è situata nella pinacoteca del museo di Toledo ed è composta da coloratissimi fili di stoffa che creano un vortice arcobaleno al centro della sala. La vicinanza ad opere d’arte così antiche e prestigiose e la sua collocazione site-specific rendono l’installazione Plexus 35 una elegante aggiunta contemporanea al museo di Toledo.
Rebecca Louise Law, The Canopy
L’artista e appassionata di giardinaggio Rebecca Louise Law ha unito le sue due più grandi passioni realizzando The Canopy, una splendida installazione composta da più di 150.000 fiori originari dell’Australia. Per creare la sua meraviglia floreale Rebecca Louise Law ha utilizzato del filo di rame e una grande varietà di boccioli che ha cucito insieme per adornare il soffitto dell’Eastland Shopping Mall di Melbourne.
Bruce Munro, Tili Wiru Tjuta Nyakutjaku
L’artista inglese Bruce Munro ha già creato numerose versioni di Field of Light, un’enorme istallazione luminosa. Tuttavia nel 2016 è finalmente riuscito a collocare l’istallazione nel luogo che lo ha ispirato per la realizzazione iniziale, Uluṟu (chiamato in inglese Ayers Rock), il più imponente massiccio roccioso dell’outback australiano. L’opera s’intitola Tili Wiru Tjuta Nyakutjaku (“guardare molte bellissime luci” in Pitjantjatjara, la lingua della popolazione aborigena locale) e resterà in esposizione anche per parte del 2017.
Christo, The Floating Piers
Non poteva mancare infine il più importante artista concettuale contemporaneo, Christo, che è largamente conosciuto per la sua land art pionieristica. Per la sua ultima opera site-specific, The Floating Piers, Christo ha creato una serie di passerelle giallo brillante che invitano i residenti e i visitatori del paese di Sulzano, situato in provincia di Brescia e sulla sponda est del Lago d’Iseo, a raggiungere a piedi le isole vicine. Come ogni opera precedentemente realizzata da Christo, il paesaggio in cui essa è collocata gioca un ruolo fondamentale ed imprescindibile per la giusta riuscita concettuale dell’istallazione: “Le montagne che circondano il lago offriranno una visuale a volo d’uccello di The Floating Piers, rivelando angoli altrimenti inosservati e alterando la prospettiva” ha spiegato l’artista, “L’acqua, il vento, il sole – tutto fa parte del progetto.”
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