Con la nuova stagione riprende il ciclo di interviste ai migliori blogger italiani nella sezione “Fuori dal Coro” del blog di Stampaprint. E per l’occasione torniamo ancora una volta in ambito culinario per incontrare una food blogger davvero strepitosa: stiamo parlando di Simona Mirto, l’autrice e protagonista di TavolArteGusto, un sito che presenta ricette e idee a dir poco sfiziose e tutte da gustare. Abbiamo deciso di saperne di più, e abbiamo rivolto alcune domande direttamente a Simona: mai come in questo caso, possiamo dire che l’acquolina vien… leggendo!
Quando è nata la passione per la cucina? E quando, invece, ha deciso di diventare food blogger?
La passione per la cucina mi accompagna fin da quando ero bambina. Avevo poco più di 8 anni quando tentai di cuocere i miei primi “profitteroles” in un fornetto scalda brioches (quelli che davano in regalo con i punti delle merendine per intenderci). Fu un disastro totale e in quell’occasione chiesi a mia madre di poter utilizzare il forno. Da allora non ho mai smesso di sperimentare. Mamma era spesso fuori casa per lavoro e io al rientro da scuola, fino poi ai tempi dell’università, cucinavo con piacere al suo posto per la mia famiglia. Foodblogger invece, ci sono diventata per puro caso. Ai tempi, parliamo dell’autunno del 2011, lavoravo nel settore delle risorse umane. Ero un formatore motivazionale. Insegnavo ai commerciali come diventare venditori di successo. In quell’anno aprii il blog per gioco, per raccogliere in maniera ordinata tutte le mie ricette che spesso amici e parenti mi chiedevano. Anche se inconsciamente, ho applicato da subito tutte le regole per lanciare sul mercato un “buon prodotto”. Nel giro di alcuni mesi sono arrivate le prime collaborazioni importanti. L’idea di realizzare qualcosa di mio mi ha spinto a studiare marketing, informatica, Seo e una volta raggiunti anche i primi guadagni seri, ho deciso di dedicarmi completamente a Tavolartegusto.
Oggi la sfera culinaria è piena di etichette come finger food, street food, eccetera. Qual è il suo rapporto con questi nuovi ambiti (ammesso che siano effettivamente “nuovi”), e quanto invece incide la tradizione nel suo modo di cucinare?
Confesso di essere legatissima alla cucina tradizionale, quella con cui sono cresciuta, basti pensare che gli articoli di maggior successo del mio blog, sono proprio i piatti tipici della Campania e in molti nel Web mi conoscono come “la pastiera napoletana di tavolartegusto” o “la torta caprese di Simona Mirto”. Però, c’è un però! Adoro alla follia finger food, street food e tutte quelle preparazioni che si possono gustare in piedi, mangiare con le mani, senza forchette e stoviglie. Perfette per le cene informali, compleanni, buffet, ma anche pomeriggi tra amici. Questo perché sono un’amante del cibo pratico. E poi diciamolo, le versioni mini, quanto sono belle da vedere? :)) Inoltre i piatti sfiziosi, finger e street, sono quelli che il pubblico apprezza particolarmente, non solo perché – è moda – di solito sono piuttosto veloci e facili da realizzare. Le persone negli ultimi anni non hanno più il tempo di dedicare ore sempre ai fornelli. Il finger food rapido diventa la soluzione gustosa per tutta la famiglia. Le ricette che letteralmente spopolano sono quelle dai 3 ingredienti in 5 minuti e sono contenti grandi e piccoli.
Sempre a titolo personale, quali sono le portate che preferisce realizzare: antipasti, primi piatti, secondi oppure dolci? Qual è in assoluto il suo piatto preferito? E qual è l’ingrediente che più ama e cerca di “piazzare” in più ricette possibili?
Di fatto io sono una salato-addicted, a una fetta di torta preferisco una fetta di pizza. Pizze e focacce sono i miei piatti preferiti! Ma adoro cucinare dolci. I dolci sono la coccola perfetta, il lieto fine di una cena ben riuscita e quello che devo dire, il mio pubblico ama particolarmente. E allora che dolce sia!
Ne preparo tanti e di tutti i tipi. Da quelli veloci e senza cottura, a quelli lievitati, alle crostate che profumano di camino acceso ai dessert al cucchiaio per le serate più chic. Mi piace cambiare e cerco di variare il più possibile nelle preparazioni. Ma credo che l’ingrediente con cui non si sbaglia mai sia il cioccolato. In qualunque dolce viene “piazzato” è sempre apprezzatissimo. Mette d’accordo tutti. Grandi, piccoli, ospiti esigenti, amici dai gusti difficili.
Nella sezione Contatti del sito invita i suoi lettori a scriverle per ottenere dei consigli su menù, cene e ricette. Com’è il rapporto con il pubblico? E qual è la richiesta più difficile o curiosa alla quale ha dovuto far fronte?
Con i miei contatti ho un rapporto diretto, mi piace rispondere personalmente alle loro richieste, che siano commenti sul blog o messaggi privati. Su Instagram, si è creata una vera e propria comunità parallela al blog. Chiunque replica una mia ricetta, può condividere la foto su instagram utilizzando l’hasthag #tavolartegusto. La gallery #tavolartegusto ha raggiunto i 6.000 scatti in 2 anni… Insomma rispondere a tutti è diventato quasi un secondo lavoro! Ma è bellissimo farlo. Senza il mio pubblico non sarei dove sono adesso. Le richieste curiose sono tante. Soprattutto legate alle intolleranze. I dolci light sono le richieste che vanno per la maggiore. Che poi in realtà “i dolci light” non è poi chissà che richiesta strana… ma rendere un dolce veramente “leggero” nella pratica è difficile, perché zucchero non fa rima con leggero. L’esperimento più riuscito e apprezzato è stata la torta di mele light, yogurt greco allo 0% pochissimo olio, mele verdi a basso contenuto glicemico e zucchero grezzo in quantità ridottissime. Questo è stato apprezzato anche dai diabetici!
Un altro aspetto della sua attività riguarda il rispetto per l’ambiente. In che modo questo concetto si traduce in un impegno effettivo e concreto?
Rispettare l’ambiente per me è fondamentale e nel mio blog si traduce nel seguire la stagionalità e la freschezza dei prodotti. Insomma su tavolartegusto non troverete mai una ricetta con le melanzane a dicembre, né le fragole a gennaio. Credo che l’educazione alimentare parta dal rispetto della natura. Nutrirsi secondo quello che le stagioni ci offrono è indispensabile per la nostra salute. E poi diciamolo, i prodotti di stagione sono anche i più golosi. Le ciliegie più buone le troviamo a giugno e quello sarà il mese della torta alle ciliegie. A febbraio invece faremo il pieno di vitamina C sfruttando le arance e limoni. Così come radicchi e cavoli daranno il benvenuto alla tavola d’inverno e i peperoni e pomodori a quella di fine estate.
Infine, la domanda d’obbligo: qual è il suo piatto dell’estate 2017?
Tra le ricette di tendenza dell’estate 2017, quelle che i miei followers stanno replicando di continuo: le polpette di zucchine, che io amo definire un jolly, sono perfette come secondo piatto, ma anche come antipastino, finger e perché no, merenda. E poi la “Coppa del Nonno”, una mia invenzione che ormai da tre anni spopola nel web e ogni estate viene replicata con gran successo.
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