Per la prima volta nella sua storia quasi millenaria, l’Arazzo di Bayeux, una delle opere più celebri del Medioevo francese, verrà prestato dalla nazione transalpina al Regno Unito. La decisione è stata presa dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron e annunciata nella giornata odierna, e rappresenta un’apertura epocale vista l’importanza storica e artistica della tela, risalente alla seconda metà dell’XI Secolo. Mai, in tutta la sua storia, l’Arazzo di Bayeux era uscito dalla Francia.
L’annuncio ufficiale del prestito, che dovrebbe avere una durata di ben cinque anni, verrà dato con ogni probabilità domani, in occasione del vertice anglo-francese tra lo stesso Emmanuel Macron e il Primo Ministro britannico Theresa May che si svolgerà presso l’accademia militare di Sandhurst. Le anticipazioni arrivano dal Guardian, ma hanno già fatto il giro del mondo per l’importanza del manufatto che ha un’età di circa 950 anni, nonché una storia e delle dimensioni del tutto eccezionali. Il tessuto è lungo 68 metri ed è alto 50 centimetri. Una lunghissima tela finemente ricamata a mano per anni che illustra tramite figure e testo in latino gli avvenimenti chiave della conquista normanna dell’Inghilterra avvenuta nel 1066, dagli antefatti alla nota battaglia di Hastings, fino alla conclusione dell’epopea. L’opera è da molti anni visitabile presso la cittadina in cui è stata realizzata, Bayeux, piccola località della Normandia che deve la propria fama in primis proprio all’arazzo che porta il suo nome.
Già altre volte in passato l’Arazzo di Bayeux avrebbe dovuto attraversare la Manica (proprio come un tempo avevano fatto i normanni) per essere esibito in Inghilterra, ma alla fine non se ne fece mai nulla. La prima occasione capitò nel 1953, in occasione dell’incoronazione della Regina Elisabetta. La seconda nel 1966, in occasione del novecentesimo anniversario della Battaglia di Hastings. In entrambi i casi, però, il progetto naufragò e la preziosa tela restò in Francia. Che questa sia la volta buona per farla espatriare per un po’? Tra le indiscrezioni uscite dalle colonne del Guardian si legge infatti che il prestito sarebbe di ben cinque anni, un periodo insolitamente lungo (ma in fondo che cos’è un lustro rispetto a una storia millenaria?). La sede in cui dovrebbe essere destinato nel suo soggiorno in terra albionica potrebbe essere il British Museum di Londra, e la cosa effettivamente avrebbe parecchio senso: verrebbe collocata tra la Stele di Rosetta, le mummie egiziane, le tombe etrusche e i resti del Partenone. Storie diverse che convergono in un unico luogo, ma in questo caso verrebbe da dire che rispetto a questi (e a molti altri cimeli) l’Arazzo di Bayeux giocherebbe in casa, o quasi.
Da testimone di una guerra a simbolo di pace tra due popoli, l’Arazzo di Bayeux si avvicina al millennio di vita come un tesoro di inestimabile valore, dal 2007 inserito nel Registro della memoria del mondo dall’Unesco. Una meraviglia che ha resistito nel tempo e che ha saputo stupire per la sua bellezza e unicità uomini di tutte le epoche. Perfino i nazisti, dopo aver invaso la Francia, decisero di trasportarlo al Louvre di Parigi in uno dei suoi pochi spostamenti dalla cittadina normanna. Ma adesso è tempo di tirare fuori il passaporto.
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