Promuovere i concerti che si svolgono in un locale non è mai cosa semplice: bisogna trovare i canali giusti, i formati più azzeccati, i luoghi migliori per far sapere a tutti cosa bolle in pentola e, ovviamente, rivolgersi al grafico giusto, quello che sarà in grado di studiare una campagna pubblicitaria geniale. E forse il proprietario del pub The Friars, situato a Brodgnorth, nello Shropshire, contea inglese al confine con il Galles, non si aspettava dal suo grafico una campagna come quella che effettivamente è finita sui cartelloni del paese. Poco male, però: la trovata del creativo “pigro” ha già fatto il giro del mondo, in virtù del contenuto dei manifesti.
Il buon Dave – questo il nome del grafico – si è infatti limitato a fare uno screenshot della chat con il proprietario del pub e, senza alcun ritocco di sorta, a mandarlo in stampa. In effetti, a ben vedere, nel botta e risposta si leggono le quattro date dei concerti che il pub The Friars ha organizzato per maggio e giugno. Il grafico deve soltanto chiedere a che ora iniziano i live e saluta il committente con un sibillino “già fatto amico”. E in effetti era davvero così: la chat è diventata il manifesto che pubblicizza gli eventi nella zona. Si potrebbe opinare sull’effettivo lavoro svolto dal creativo di turno, ma di fatto la sua campagna ha raccolto un successo strepitoso.
Il bizzarro poster è infatti stato notato dall’occhio lungo di Tom Wysocki, designer di base in Svezia che ha trovato molto divertente la trovata del collega britannico e l’ha dunque mostrata sui propri canali social. Morale della favola: in poche ore i tweet e i like sono diventati migliaia, con commenti a corredo quali “fantastico”, “geniale”, “davvero simpatico”, “originale” e via dicendo. Se esiste una morale a tutta questa storia, è che certe volte per fare qualcosa di incredibilmente fuori dai ranghi è sufficiente… non fare nulla.
La verità, però, è che la chat è finta. O meglio, se anche è esistita, è stata ricreata ad arte dal grafico, che dunque si è dimostrato tutt’altro che pigro. I font e gli spazi, come ha fatto notare più d’uno, non appartengono alle “vere” chat, mentre lo sfondo potrebbe essere stato preso in prestito da iMessage. Un falso d’autore, insomma, realizzato ad arte per far sembrare assolutamente verosimile la conversazione a chi per caso transita davanti ai manifesti. E poi sì insomma, diciamolo chiaro e tondo: se ci troviamo davanti agli occhi un brandello di chat, riusciremmo a resistere alla tentazione di non vedere che cosa c’è scritto?
Da qualsiasi lato la si guardi, allora, la campagna pubblicitaria inglese è a suo modo geniale. E, allo stesso tempo, ha messo sotto i riflettori internazionali un locale di una piccola cittadina della campagna inglese, un semplice pub dalla storia gloriosa, essendo nato nel lontano 1828, con ben trenta gin diversi e una reputazione molto alta su Tripadvisor. Questa volta, però, l’endorsement giusto è quello fornito da un grafico che sa fare bene il suo mestiere.
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