In questi ultimi anni stanno prendendo piede le stampanti 3D. Queste macchine, grandi o piccole che siano, sono sempre in grado di creare sia oggetti minuscoli che veri e propri edifici. Le stampanti 3D hanno anche una vasta scelta di materiali con cui stampare, dal silicone ultra morbido ed elastico, al cemento per permettere ai progetti più grandi di durare nel tempo. La selezione dei materiali è anche data dal fatto che questo metodo di stampa è utilizzato in vari ambiti, come ad esempio la medicina, la cucina e addirittura l’edilizia. A tal proposito, la prima casa realizzata interamente con la stampa 3D è stata costruita in Texas. Completamente abitabile e resistente alle intemperie, questa abitazione è una vera e propria dimora di quasi 250 metri quadrati realizzata in meno di 24 ore.

Ma come funziona la costruzione di una casa in 3D? Dopo aver realizzato i muri, gli stampatori-muratori entrano e installano le finestre, un tetto in legno, le tubature di base e i cavi elettrici che possono essere inseriti direttamente nelle pareti. Sfruttando la stampante Vulcan, di proprietà di Icon, l’abitazione è costata circa 8mila euro soltanto, ma le società prevedono di riuscire ad abbassare il prezzo a poco più di 3mila euro, per permettere a tutti di avere un tetto sopra la testa. Potendo essere realizzate in una sola giornata ed avendo un prezzo molto accessibile, queste case saranno indubbiamente di grande aiuto per aiutare ad esempio i terremotati e ricostruire città in breve tempo. Ma non solo è possibile costruire abitazioni con stampanti in 3D: in Olanda è stato da poco inaugurato un ponte per pedoni e biciclette. Lungo otto metri e con circa 800 strati di materiale depositati l’uno sull’altro, questa struttura è in grado di sopportare il passaggio di centinaia di persone ogni giorno. Non si è fatto ricorso a una stampante 3D qualunque, ma a una tecnica speciale che utilizza cavi di rinforzo in acciaio per la creazione di cemento precompresso. In futuro lo stesso approccio potrà tornare utile per progetti di scala maggiore poiché ci sono molti vantaggi rispetto ai metodi tradizionalmente impiegati nell’edilizia. Ad esempio: è possibile creare qualsiasi tipo di forma senza sprechi, dato che il materiale viene depositato solo ed esclusivamente dove serve.

Anche nella cucina viene utilizzato questo metodo per creare forme molto particolari. Un esempio di cibo realizzato con la stampa 3D è un progetto di Barilla, presentato all’Expo. Il materiale utilizzato è un impasto classico composto da semola di grano duro e acqua: successivamente, tramite un software per la stampa 3D, viene costruito il formato della pasta. I passaggi per realizzare le formine di cioccolate sono le stesse, tranne che per gli ingredienti, che possono essere interscambiati a piacimento. Il cioccolato ad esempio viene sciolto ad una temperatura tale da non renderlo troppo liquido, e successivamente viene stratificato in base al progetto. Anche in ambito medico viene utilizzata la stampa 3D per realizzare orecchie e persino denti: questo è possibile grazie allo studio di nuovi materiali che si adattano perfettamente al corpo umano e super resistenti. La stampa 3D è davvero una rivoluzione sia per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente, poiché riduce al minimo lo spreco di materiali, sia per aiutare le persone in ambito di sicurezza e di salute.
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