Il 15 giugno 1993 nasceva il formato PDF creato da Adobe System. Acronimo di “Portable Document Format”, il PDF è stato pensato per presentare e scambiare documenti in sicurezza a prescindere dal software, dall’hardware o dal sistema operativo utilizzato. Appena uscito, il prezzo per utilizzare il nuovo formato era di 50 dollari, mentre quello del software per creare un nuovo documento arrivava a quasi 700 dollari (695 per l’esattezza), ma il prezzo più alto lo raggiunge una società con 2.495 dollari. Al giorno d’oggi sembra una cosa impensabile spendere tutti questi soldi dato che è uno dei formati più utilizzati al mondo, è facile da visualizzare grazie al suo software gratuito Acrobat Reader DC e i documenti possono essere firmati elettronicamente. Nel 2008 ha riscosso la certificazione come standard internazionale, così ne ha reso pubblica la composizione. Di conseguenza, sono nati molti software simili come Foxit Reader, Nuance PDF Reader e Sumatra Pdf. Precedentemente Adobe deteneva il brevetto del formato e tutti i programmi per la modifica dovevano essere acquistati dalla casa madre.
Ma chi ha inventato questo formato?
Le origini
Tutto inizia con John E. Warnock che, dopo aver lavorato come riparatore di gomme in un’officina mentre finisce gli studi in matematica alla University of Utah, decide di inviare il suo curriculum a IBM, che è alla ricerca di giovani matematici. Una volta assunto inizia il tirocinio nell’azienda che consiste in diversi corsi sullo studio di programmazione; l’incontro con i computer rappresenta una svolta per la sua vita.
Dopo aver lavorato da IBM lascia l’azienda e, mettendosi in gioco, inizia a lavorare in una start-up chiamata Evans & Sutherland che è alla ricerca di ingegneri e ricercatori per sviluppare un linguaggio di programmazione che dia la possibilità alle stampanti e ai computer di dialogare tra loro. Dopo qualche anno lascia questa start-up per entrare nel centro di ricerca Xerox a Palo Alto, una delle più grandi produttrici di stampanti e fotocopiatrici. In questo contesto conosce Chuck Geschke, ex insegnante di matematica diventato ingegnere. I due sviluppano InterPress, che mette in comunicazione computer e stampanti; Xerox vorrebbe crearne uno standard solo per i suoi prodotti mentre i due inventori vorrebbero lanciarlo sul mercato. Alla fine lasciano la Xerox e fondano nel 1982 Adobe System. La prima invenzione di Adobe è chiamata PostScript, e consiste in un linguaggio adatto alla descrizione di pagine e immagini per far scambiare informazioni a computer e stampanti. Grazie a questa creazione stampare e pubblicare immagini non è più un’operazione costosa che poche aziende possono permettersi perché ogni apparecchio, capace di eseguire il programma (ovvero di leggere PostScript), può riprodurre documenti e immagini.
Il primo ad interessarsi a questa nuova soluzione è Steve Jobs, che inserisce PostScript alla sua stampante laser (Apple LaserWriter). In seguito i rapporti tra Adobe e Apple si inaspriscono: Warnock preferisce la Microsoft, così Jobs rifiuta l’inserimento di Adobe Flash sui prodotti Apple criticandola per la scarsa qualità del programma.
La svolta
PostScripts aveva comunque i suoi limiti: quando venne messo in circolazione funzionava solo su alcune tipologie di dispositivi che avevano una potenza elevata; era una soluzione a lungo termine pensata per le macchine che man mano accresceranno la loro potenza. Warnock così scrisse “The Camelot Project” nel 1991 con il quale puntava a risolvere il problema di poter visualizzare materiali tra diverse applicazioni e sistemi operativi. Questo documento sta alla base della creazione del nuovo formato chiamato PDF che supera PostScript. La sua particolarità sta nell’avere un aspetto uguale su ogni programma (multi-piattaforma); nessuna informazione, come immagini o font, viene persa durante l’apertura. Grazie a queste uniche caratteristiche in poco tempo diventa uno dei formati preferiti soprattutto per mantenere invariata la composizione grafica.
Le prime invenzioni di Adobe hanno fatto crescere la start-up, tanto che in solo otto anni fanno ricavare 170 milioni di dollari; anche i risultati dell’anno scorso sono molto alti dato che sfiorano i 5 miliardi di dollari.
Adobe in questi ultimi anni ha elaborato molti software adatti alla grafica, come Photoshop, Premiere, After Effects e Illustrator. Nel 2015 ha acquistato Marcomedia (software house per la grafica e il web development) e fa suo Flash, Dreamweaver, Fireworks eccetera. Negli ultimi anni ha anche risolto il problema del crack dei programmi: ora, invece di pagare il pacchetto completo, paghi solo l’uso che fai dei programmi tramite abbonamenti mesili.
Al giorno d’oggi Warnock, che ha trovato il tempo per dedicarsi a una delle sue passioni, ovvero collezionare libri antichi, commenta “Non mi sono mai concentrato sui miei limiti, o su quelli di un progetto. Quando ragioni così finisci per essere prudente e di non fare molta strada”.
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