Cartelloni pubblicitari, poster, brochure e locandine non sono tutti uguali. Perché alcuni ci sembrano così intensi e dettagliati da prendere vita e uscire dalla carta e altri no?
È la stampa in quadricromia che fa la differenza!
Si tratta di una tecnica alla base di gran parte delle stampe che ci circondano. Utilizza solo quattro colori e riesce a imprimere immagini realistiche e di grande impatto visivo.
In questo articolo ti sveleremo i segreti della stampa in quadricromia, spiegandoti come funziona, perché utilizza solo quattro colori e quali sono le differenze rispetto al mondo digitale dei colori RGB.
Indice:
Cos’è la stampa in quadricromia?
Come abbiamo detto, la stampa in quadricromia è un metodo di stampa che sfrutta quattro colori principali per creare una grande varietà di tonalità.
I colori usati sono ciano (C), magenta (M), giallo (Y) e nero (K, che sta per “Key”, cioè chiave). Il termine “quadricromia” si riferisce proprio a questi quattro colori che vengono miscelati insieme per ottenere le diverse sfumature che possiamo vedere a occhio nudo.
Questa tecnica è molto apprezzata perché riesce a riprodurre immagini ricche di colori con un numero ridotto di inchiostri ed è perciò utilizzata per la maggior parte delle stampe commerciali come volantini, brochure, poster e manifesti.
Come funziona questa tipologia di stampa?
La stampa in quadricromia funziona grazie alla sovrapposizione di piccole gocce di inchiostro dei quattro colori su un supporto, in genere cartaceo. Ogni colore viene applicato seguendo un particolare schema di puntini (chiamato retino). È la combinazione di questi puntini, posti a diverse densità e angolazioni, che crea l’illusione di una gamma completa di colori. Ciano, magenta e giallo si sovrappongono in varie proporzioni per ottenere colori come rosso, verde e blu, mentre il nero aggiunge profondità e contrasto all’immagine. Il processo di stampa avviene in quattro fasi, una per ogni colore. In ciascuna fase viene applicato uno strato sottile di inchiostro colorato. Quando i colori si combinano, assorbono specifiche lunghezze d’onda della luce, restituendo al nostro occhio i colori desiderati.
Quali sono i vantaggi rispetto ad altri tipi di stampa?
La stampa in quadricromia, o CMYK, è molto apprezzata perché presenta diversi vantaggi rispetto ad altre tecniche di stampa più tradizionali.
Ecco quelli principali:
Quali sono i prodotti più comunemente stampati in quadricromia?
Abbiamo visto che la quadricromia è una tecnica molto apprezzata dall’industria della stampa per la sua qualità alta e per il suo prezzo contenuto. Ma quali materiali sono generalmente stampati in quadricromia?
Insomma la stampa in quadricromia viene utilizzata e apprezzata soprattutto da chi ha la necessità di stampare grandi quantità di materiale mantenendo un altissimo standard qualitativo.
Perché si usano solo quattro colori?
La risposta è molto semplice: efficienza!
Cerchiamo di fare chiarezza: il ciano, il magenta e il giallo (CMY), utilizzati nella quadricromia sono infatti detti colori primari sottrattivi. Significa cioè che assorbono determinate lunghezze d’onda di luce e ci restituiscono il colore che il nostro occhio percepisce. Combinando questi tre colori in proporzioni diverse possiamo infatti creare quasi tutti i colori visibili dall’occhio umano!
L’utilizzo del nero puro (K) invece consente di ottenere contorni definiti, profondità di contrasto e un risultato più preciso, migliorando al tempo stesso l’efficienza di stampa.
Differenza tra colori CMYK e RGB
Un aspetto da tenere sempre in considerazione quando si stampa qualcosa è la differenza tra i due modelli principali di colori: CMYK e RGB. Come abbiamo visto, la stampa in quadricromia utilizza il modello CMYK che funziona per sottrazione: più inchiostro si aggiunge, meno luce viene riflessa, più scura sarà l’immagine.
Il modello RGB, utilizzato su supporti elettronici come monitor e schermi televisivi, è invece additivo. In questo caso mescolando i tre colori (rosso, verde, blu) si ottiene il bianco. In altre parole più colore si aggiunge, più l’immagine sarà chiara.
Questa differenza tecnica è fondamentale per chi lavora nella grafica o nella stampa. Prima di stampare un prodotto progettato sullo schermo di un computer infatti è necessario convertire i profili colore da RGB a CMYK in modo da ottenere un risultato finale molto più intenso e denso di sfumature.
Conclusione
La stampa in quadricromia è la chiave per ottenere immagini a colori di altissima qualità, con sfumature vivide e dettagli impeccabili. Grazie all’uso sapiente di ciano, magenta, giallo e nero, puoi dare vita alle tue idee, trasformandole in materiali di marketing, packaging e supporti visivi che catturano l’attenzione del tuo pubblico.
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