Qual è il quadro di Claude Monet che vale di più in assoluto? Se fino a ieri si poteva a ragion veduta rispondere “Le Bassin aux Nympheax” (tradotto: Lo Stagno delle Ninfee), venduto a suo tempo – nel 2008 – per la già astronomica cifra di 80,4 milioni di dollari, da oggi la risposta è invece “Meule”, ovvero “I Covoni”, battuto nelle scorse ore per la cifra di 81,4 milioni di dollari. Un record assoluto per quel che riguarda le opere del grande pittore francese considerato il padre della corrente impressionista, nato a Parigi il 14 novembre del 1840 e morto a Giverny il 5 dicembre 1926.
L’asta si è tenuta questa notte da Christie’s, a New York. L’opera “Meule” (“I Covoni”) faceva parte di una serie di venticinque dipinti analoghi, e ritrae uno scorcio di campagna ritratto dalla sua dimora nei pressi di Giverny, in Normandia, in un periodo compreso tra il 1890 e il 1891. La base d’asta si aggirava tra i quaranta e i quarantacinque milioni di dollari, ma dopo soli quindici minuti il prezzo era raddoppiato, ed è a quella cifra che è stato poi assegnato. “Meule” diventa così la tela di Monet più costosa in assoluto. Monet viene considerato il padre dell’impressionismo: il celeberrimo quadro “Impressione, levar del sole”, dipinto nel 1872, è unanimemente visto come il capostipite di quella corrente che proprio in Francia di lì a pochissimo troverà il suo massimo splendore. È solo l’inizio di una lunga serie di meravigliosi lavori, da “La casa dell’artista ad Argenteuil” del 1973 a “Il ponte di Argenteuil” del 1974, da “La Gare Saint-Lazare” del 1977 a “Barche sulla spiaggia a Étretat” del 1883. “Lo Stagno delle Ninfee, armonia verde”, realizzato nel 1899, è invece conservato al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo. In totale, il catalogo di Claude Monet contempla circa cinquecento opere attualmente sparpagliate nel mondo: la sua ultima opera, “Le Nuvole”, è proprio del 1926, anno della morte di Monet, ed è ora ammirabile presso il Musée de l’Orangerie di Parigi.
Nella stessa serata, presso la casa d’aste Christie’s di New York è stato aggiudicato anche un dipinto di Wassily Kandinsky, e anche qui si è battuto un record, seppur di poco, per quel che riguarda l’artista in questione. “Rigide et Courbé” – questo è il nome del quadro – è stato assegnato per 23,3 milioni di dollari. La tela, dipinta nel 1935 su olio e sabbia su canvas, propone il tipico stile astratto del grande pittore russo e, tra le varie curiosità che la contraddistinguono, c’è quella di essere appartenuta al celebre miliardario e collezionista americano Solomon Guggenheim. Insomma, non esattamente un quadro qualsiasi, diciamo così.
Ma quali sono i quadri più costosi mai battuti all’asta? Andando un po’ in ordine sparso (ma non troppo), a farla da padrone sono ovviamente gli artisti più celebri dell’Ottocento e del Novecento. Di Vincent Van Gogh, ad esempio, nel 1989 è stato venduto il “Ritratto di Joseph Roulin” per un valore che adesso equivarrebbe a 108 milioni di dollari. L’anno successivo, nel 1990, un altro Van Gogh, questa volta il “Ritratto del dottor Gachet”, andava nelle mani del mecenate giapponese Ryoei Saito per una cifra che oggi sarebbe traducibile in 155 milioni di dollari. In classifica c’è ovviamente il grande Pablo Picasso. Il suo “Il Sogno”, una tela dalle forme e dai colori straordinari, è stato venduto tre anni fa per 155 milioni di dollari. Le “Donne di Algeri”, invece sono state aggiudicate per la cifra ancora più strabiliante di 179 milioni di dollari. Anonimo è l’acquirente di “Nudo, foglie verdi e busto”, sempre di Pablo Picasso, venduto all’asta tanto per cambiare a New York e ovviamente a una cifra elevatissima: 112 milioni di dollari.
Da Picasso a Gustav Klimt, il passo può essere breve se si hanno tanti milioni in tasca: il “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I”, uno dei massimi capolavori dell’artista austriaco nel suo periodo d’oro, fu venduto nel 2006 a una cifra che oggi varrebbe 152,6 milioni di dollari. Uno dei più celebri quadri di fine Ottocento è senza dubbio il “Bal du Moulin de la Galette” di Pierre Auguste Renoir, un ritratto impareggiabile della Belle Époque dipinto nel 1876. La tela è stata aggiudicata nel 1990 per una cifra che oggi sarebbe di 138,7 milioni di dollari. Niente male anche per un capolavoro assoluto come questo.
Da record è anche (e soprattutto) “I Giocatori di Carte” di Paul Cezanne, dipinto dal grande pittore francese tra il 1892 e il 1893: ad aggiudicarselo, nel 2011, sono stati i membri della famiglia reale del Qatar per una cifra non meglio precisata, ma che dovrebbe aggirarsi sui 250 milioni di dollari. Eppure, nonostante la cifra sia effettivamente mostruosa, non è questo il quadro più costoso di sempre. Il guinness appartiene a “Nafea faa ipoipo” di Paul Gauguin, aggiudicato lo scorso anno per l’incredibile somma di 300 milioni di dollari. La tela, che può essere tradotta in italiano con l’espressione “Quando ti sposi?”, è stata dipinta nel 1892 ed è alta circa un metro ed è largo settantasette centimetri. Appartiene al periodo tahitiano di Gauguin il quale, dopo essersi distaccato dalla corrente impressionista e poi da quella naturalista, intraprese la rotta che portava verso i mari del Sud-Ovest e lì trovo l’ispirazione per le sue opere. Le due giovani donne, ritratte nella loro innocente bellezza, rappresentano uno degli apici dell’avventura di Gauguin dall’altra parte dell’oceano. Probabilmente nei prossimi anni anche questo record verrà abbattuto, e chissà quale quadro di quale pittore riuscirà a prendersi lo scettro di tela più costosa di sempre. La sfida è sempre e più che mai aperta.
Lascia un commento