Tutti i giorni abbiamo a che fare con la carta: che si tratti di fogli per appunti, di libri, di riviste, di opuscoli informativi o di altro ancora, siamo letteralmente circondati da pagine di ogni genere e tipo. Quanto sappiamo, però, di questo particolare supporto? Probabilmente poco o niente. Per questo motivo ho deciso di stilare un decalogo di informazioni, fatti e curiosità legati alla carta. Sei pronto per saperne di più? Bene, allora non mi resta che augurarti buona lettura!
Chi ha inventato la carta?
La carta è stata inventata nel lontano 105 d. C. in Cina da un funzionario dell’Impero, Ts’ai Lun. Per comporre questo nuovo materiale si servì di stracci uniti in un intreccio alla corteccia degli alberi e reti da pesca. L’Imperatore ne fu entusiasta perché era un materiale leggero, economico e resistente; presto la tecnica per produrre la carta si diffuse prima in Giappone, poi in Arabia Saudita e Spagna, fino ad arrivare a noi attorno all’anno Mille.
Quanto legno viene utilizzato per la carta?
Per realizzare la carta si utilizza l’11% del legno che si produce nel mondo, mentre il resto del legno viene utilizzato per creare energia e in segheria. Gli alberi più utilizzati sono i pioppi, perché crescono in fretta e costano poco; una volta tagliati vengono portati in fabbrica, scortecciati e tagliati a rondelle (chiamate anche chips). Queste rondelle vengono bollite per sciogliere le fibre di cellulosa e la lignina; la pasta che si ottiene viene sbiancata, raffinata e distesa su una tela. Quando è asciutta viene pressata e arrotolata in una grande bobina di carta che, successivamente, verrà tagliata in fogli di varie misure.
Qual è la carta ideale per un aeroplanino?
Il peso della carta deve essere medio, come il foglio A4 che si usa con le stampanti. La forma dell’ala, chiamata al singolare dato che è l’insieme delle due semi-ali, deve essere molto ampia se si vuole generare la spinta necessaria per far volare l’aereo; oppure stretta e allungata se si vuole far leva sulla velocità. Per migliorare la stabilità si può: spostare il baricentro in avanti piegando il muso dell’aereo, e migliorare la stabilità delle due semi-ali facendo in modo che formino una V anziché una linea orizzontale. Il lancio di aeroplanini di carta è una specialità da Guinness: il primato in termini di durata se lo aggiudica Takuo Toda con 27 secondi e 9 decimi, mentre la distanza è di 69,10 metri.
Quante volte si può piegare un foglio?
Sfatiamo il mito del foglio che si può piegare massimo 7 volte perché gli studenti di Southborough hanno raggiunto, grazie a vari calcoli, 13 pieghe… quasi il doppio! La prova è stata realizzata al Massachusetts Institute of Technology e, astutamente, gli studenti hanno utilizzato per la prova un rotolo di carta igienica molto sottile, lunga 8,5 km. Astutamente perché la forza per piegare un foglio aumenta all’aumentare dello spessore (al quadrato) e col diminuire della lunghezza. Quindi, quando noi proviamo a piegare il classico foglio A4, la forza che dobbiamo applicare è 260 mila volte superiore a quella iniziale.
Quanti tipi di carta esistono?
La carta viene classificata in base alle caratteristiche che possiede e per cosa viene utilizzata, si suddivide in: carta igienica (ha un alto livello di assorbimento), carta alimentare (resiste ai liquidi e vari oli), carta anti-fiamma (ottenuta aggiungendo un ritardante di fiamma durante la fabbricazione), carta grafica (molto opaca, utilizzata per la stampa) e carta termica (si scurisce grazie al calore e può essere scritta con testine riscaldate senza l’utilizzo di inchiostro).
Perché taglia?
La carta taglia perché i fogli sono molto sottili e dunque affilati. Quando ci tagliamo con la carta danneggiamo solo una piccola parte della pelle ma, essendo molto superficiale, il nostro corpo non fa in tempo a stimolare i meccanismi didifesa, come il sanguinamento, quindi la cute resta aperta fino a quando non si rimarginerà. Si somma anche il bordo non lineare del foglio che rende più doloroso il taglio e l’aspetto psicologico della consapevolezza di aver danneggiato una parte del corpo che utilizziamo per fare la maggior parte delle cose.
A che temperatura brucia la carta?
La temperatura alla quale la carta brucia spontaneamente trova riferimento nel libro scritto da Ray Bradbury nel 1953, intitolato Fahrenheit 451. Bisogna fare attenzione alla trama, che parla di un mondo in cui leggere è proibito e, a chi infrange questa legge, verrà bruciata la casa conall’interno i libri che possiede; il titolo Fahrenheit 451 corrisponde proprio ai gradi secondo i quali la carta brucia spontaneamente. I 451 gradi Fahrenheit corrispondono a 232,5 gradi centigradi; alcuni tipi di carta, però, bruciano a temperature differenti, come i fogli di giornale a 180 gradi centigradi e le carte più spesse e calandrate che raggiungono i 300 gradi centigradi.
Quanto viene riciclata?
La carta è il materiale più riciclato in Europa: 2.000 kg vengono riciclati ogni secondo. Ma attenzione: può essere riciclata al massimo 7 volte perché le fibre mano a mano si deteriorano.
Materie prime alternative
Prima dell’avvento del legno come materia prima perprodurre la carta, venivano utilizzate fibre di gelso, lino, stracci di cotone e canapa. In Thailandia l’azienda Elephant Dung ha recentemente sperimentato un altro materiale, ovvero le deiezioni degli elefanti, per le sue proprietà, come la ricchezza di fibre vegetali.
Carta e creatività
La quantità di cose che si possono fare con la carta è impressionante. Basta un po’ di fantasia per creare vestiti dell’alta moda parigina, come Isabelle de Borchgrave o come Sena Runa, che grazie alla tecnica del “paper quilling”, ha finalmente trovato il lavoro che fa per lei; questa tecnica consiste nell’arrotolare, modellare e incollare strisce di carta per comporre disegni decorativi.
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