Uno degli ambiti più affascinanti che riguardano il mondo della stampa e le sue prospettive più immediate riguarda senza ombra di dubbio l’ambito del 3D. Ne abbiamo parlato più volte su questo stesso blog, e torniamo a farlo una volta di più in quanto sono sempre più frequenti le notizie che parlano di applicazioni di tale innovativa tecnica in ambito medico. Oltre alla curiosità per un ambito che si sta affinando a una velocità incredibile, ciò di cui vogliamo parlare oggi sono quegli sviluppi che possono aiutare in modo concreto e duraturo le persone affette da problemi fisici. Vediamo perciò alcune notizie di cui abbiamo letto negli ultimi giorni.
Sommario:
Protesi dentali? Ci pensa la stampa in 3D
Proprio così: la stampa in 3D potrebbe ben presto risolvere parecchi problemi a chi deve sistemare… la propria bocca. Le nuove tecniche messe a punto dai ricercatori del Laboratorio di Tecnologia dei Materiali di Enea di Faenza (Ravenna) permettono di ottenere grandi risultati e, come spesso accade quando c’è di mezzo la stampa in 3D, a prezzi inferiori rispetto a quelli offerti oggigiorno dal mercato. Già: meno esborso da parte del cliente, ma anche meno attesa e, a scanso di equivoci, risultato senza dubbio soddisfacente, visto che il primo passaggio di questo procedimento prevede una scansione tridimensionale della bocca. Il risultato non può che essere una soluzione su misura, visto che ogni bocca è diversa dall’altra. Una volta stabilito come intervenire, poi, si passa alla parte pratica tramite l’utilizzo di componenti di protesi dentali creati con resina liquida fotosensibile e polvere di ceramica. Meno sprechi, meno tempo perso, soluzioni perfettamente idonee a ogni cliente. Che cosa chiedere di più?
Valvole cardiache con la stampa in 3D
Dalla vicina Svizzera, invece, arrivano le anticipazioni che riguardano le ricerche attorno allo sviluppo di valvole cardiache realizzate, ovviamente, sempre tramite la stampa in 3D. A darne notizia è il Corriere del Ticino, che dalle proprie colonne rivela come i ricercatori dell’ETH di Zurigo e dell’azienda sudafricana SAT stiano progettando in simbiosi delle valvole cardiache in silicone da realizzare tramite la stampa in 3D. Il cammino in realtà è ancora molto lungo, poiché serviranno almeno dieci anni prima che il progetto arrivi a un effettivo compimento. Anche in questo caso, le valvole cardiache potranno essere “tagliate su misura” sulla forma della valvola da sostituire, per corrispondere alle esigenze di ogni paziente. In quanto al materiale, la scelta è ricaduta sul silicone in quanto questo materiale risulta particolarmente duttile e resistente. Per elaborare una valvola servirà soltanto un’ora e mezza circa. È evidente tuttavia che per un elemento così importante e delicato per la salute umana siano necessari numerosi esperimenti e miglioramenti prima che il progetto possa diventare effettivamente realtà e possa andare ad aiutare la vita di milioni di persone nel mondo. I primi test, da quello che sappiamo, sono positivi. La strada è dunque quella giusta, ma non per questo sarà breve. In ogni caso, è evidente che l’ambito tecnologico, di quando in quando, sa anche portare con sé buone notizie.
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