Photoshop è con ogni probabilità il software di fotoritocco più utilizzato dai grafici di tutto il mondo. Ciononostante, capita un po’ a tutti di scoprire, dopo diversi anni che ci lavoriamo sopra, nuove funzioni e strumenti destinati a renderci la vita più facile (e che avrebbero fatto davvero comodo anche in passato, ma tant’è…). Magari semplici passaggi che con un paio di click possono risolvere operazioni per cui altrimenti avremmo perso una mezza giornata. Esattamente come nell’esempio che andiamo a illustrare con questa guida, e che – ne siamo certi – potrà essere di aiuto per qualunque designer professionista o “in erba” che si ritrovi con regolarità a utilizzare Photoshop. Stiamo parlando della funzione “Elaboratore immagini”, uno strumento che può aiutarci a sbrigare operazioni poco creative – e a farci guadagnare davvero molto tempo.
Sei pronto per conoscere questo semplice trucco? Allora iniziamo subito!
Fare il grafico è un mestiere (o un passatempo, a seconda dei casi) davvero creativo e stimolante, ma non esente ovviamente da operazioni meno fantasiose e piacevoli. Una di queste consiste nel convertire il formato e nel ridimensionare alla stessa misura una serie di immagini: se dobbiamo prenderli singolarmente e sistemarli uno per uno, può diventare un lavoro lungo e noioso, come senza dubbio puoi immaginare.
In nostro soccorso arriva però uno script davvero utilissimo di Photoshop: l’elaboratore immagini.
Per attivarlo, dobbiamo anzitutto schiacciare “file” sul menù in alto e, una volta aperto il menù a tendina, posizionare il mouse sulla voce “script”: si apre una ulteriore finestra che si chiama, appunto, “elaboratore immagini”.
Schiacciando dentro tale voce, si apre una grande finestra che richiede di completare quattro step per attivare questa comodissima funzione.
Vediamoli nell’ordine, partendo dall’alto.
1 – “Selezionate le immagini da elaborare”
Il primo passaggio consiste nell’individuazione dei file o della cartella che contiene le fotografie o le immagini che andremo a elaborare. Se i file sono già aperti in Photoshop, devi spuntare la voce “Usa immagini aperte”. Se invece vuoi caricare sul programma le fotografie contenute in una determinata cartella, clicca sul tasto “Seleziona cartella” cosicché avrai la possibilità di cercarla all’interno del tuo computer. Una volta indicata la cartella, il percorso comparirà a fianco del tasto.
2 – “Selezionate la posizione in cui salvare le immagini elaborate”
Nel secondo passaggio, Photoshop chiede di indicare in quale cartella o volume del Pc salvare i file che verranno elaborati. È ovviamente consigliabile creare una nuova cartella ad hoc per tali file, cosicché non potremo confonderli con gli “originali”, operazione che possiamo effettuare direttamente sul momento. Anche in questo caso, dopo aver selezionato la directory da noi richiesta, questa comparirà a fianco del pulsante.
3 – “Tipo di file”
Con il terzo passaggio si entra nel vivo della funzione. Photoshop offre infatti la possibilità di convertire i file nei formati Jpeg, Psd e Tiff. Se dobbiamo convertire i file in Jpeg, possiamo inoltre indicare la qualità della risoluzione in una scala da 1 a 12 (1 per la risoluzione più bassa, 12 per la più alta). Sempre con Jpeg, selezionando l’apposito campo, si può richiedere che i file vengano convertiti nella scala di colori sRGB. Se si salva come Psd, lo script converte in automatico massimizzando la compatibilità (si può anche scegliere di togliere la spunta). Se si salva come Tiff, si può richiedere la compressione LZW (un algoritmo per la compressione dati senza perdita di informazioni). A fianco di ogni formato, photoshop offre la possibilità di spuntare la voce “Ridimensiona”: a questo punto, dovrai soltanto indicare (in pixel) la larghezza e l’altezza che dovranno avere le fotografie dopo la conversione.
4 – “Preferenze”
In teoria il procedimento potrebbe esaurirsi con i primi tre passaggi obbligatori. Il quarto è facoltativo, e serve nel caso in cui si voglia applicare un’azione predefinita alle fotografie, ovvero inserire effetti o cornici agli scatti. Nello specifico, si tratta di:
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Bordo sfumato
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Canale cornice (50 pixel)
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Canale legno (50 pixel)
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Ombra (testo)
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Riflesso in acqua (testo)
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RGB personale – scala di grigio
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Piombo fuso
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Crea tracciato ritaglio
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Tonalità seppia
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Colori quadrante
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Salva come PDF di Photoshop
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Mappa Sfumatura
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Configurazione pittura clonazione pennello miscela colori
L’ultima casella permette di inserire un eventuale copyright, mentre il campo “Includi profilo ICC” permette di scegliere se, appunto, includere il profilo ICC durante il salvataggio dei file oppure no (è consigliabile includerli).
Adesso che hai espletato tutte le operazioni, non ti resta che schiacciare su “Esegui” nella parte in alto a destra della finestra e… lasciare che il tuo computer svolga il noioso e lungo lavoro che altrimenti avresti dovuto fare tu manualmente.
Comodo, vero?
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