Una tesina scritta e strutturata nel modo giusto permette poi di presentarsi bene all’esame e di fare una bella figura. Ti mostrerò una breve guida per elaborare nel modo corretto la tua tesina e poi rilegarla con stile.
Scegli con cura l’argomento
Cerca di essere il più originale possibile.
Se puoi sceglierne uno in modo autonomo, sfrutta questa possibilità. Scegli qualcosa che ti interessa particolarmente perché in questo modo ti sarà più semplice sviluppare i vari argomenti. Una volta stabilito l’argomento, assicurati di focalizzarti solo su di esso; spesso una tematica è inizialmente troppo ampia da trattare, rendendo difficile scriverne un numero ben preciso di pagine. Affina l’argomento in modo che possa essere trattato in maniera approfondita nei limiti di spazio concessi dalla tesina. Se ti è stato dato un argomento, inizia ad esporre e argomentare tematiche uniche che possono far distinguere il tuo elaborato dagli approcci banali che altri potrebbero utilizzare. Infine, a prescindere dalla direzione verso cui verte il tuo lavoro, dovrebbe essere comunque originale e arguto, qualcosa che coinvolga e affascini il lettore.
Fai ricerche, in modo approfondito
È necessario capire le basi dell’argomento e il pensiero attuale. Anche se può risultare comodo e pratico riciclare le informazioni che già conosci, evita di farlo o non imparerai nulla riguardo l’argomento che stai trattando e il tuo lavoro potrebbe, in questo modo, risultare banale e scontato. Inizia la ricerca con un senso di avventura, un’apertura mentale volta a imparare cose nuove e con la prontezza di scoprire nuovi modi per trattare un determinato argomento. Mentre sei in questa fase cerca, analizza e sfrutta sia fonti primarie (testi originali, documenti, interviste, esperimenti) che secondarie (interpretazioni o spiegazioni fornite da altre persone riguardo le fonti primarie). Non soffermarti alle prime informazioni che ti fornirà il tuo browser, cerca di essere curioso e dedicare a questa fare il tempo di cui necessita, così da non risultare superficiale; in questo senso i libri cartacei possono essere di grande aiuto.
Dopo aver fatto le dovute ricerche, rifletti sull’argomento scelto. A questo punto, è essenziale evidenziare l’idea principale che andrai a discutere, l’argomentazione che credi di poter difendere per tutta la tesi e che chiarisce al lettore cosa sta per imparare e a dove andrai a parare con la conclusione. La tua teoria è la parte centrale del lavoro, l’idea che difenderai nei paragrafi che seguiranno. Servila mezza cruda e la sensazione che lascerà il tuo scritto sarà fumoso e inconsistente. Costruisci una tesi che la tua ricerca ha provato e che trovi interessante: così facendo sostenerla non ti sarà noioso. Una volta che ti riterrai soddisfatto del tuo elaborato procedi a stendere la prima bozza. Ricordati che la ricerca non finisce qui. E nemmeno la tua tesi. Lascia spazio alla flessibilità mentre continui a lavorare sia sulla ricerca che sulla scrittura, perché potresti voler apportare dei cambiamenti che combacino con le idee presenti nella tua testa mentre apprendi cose nuove.
Essere convincenti dall’inizio alla fine
Il paragrafo introduttivo è una sfida, ma evita di farlo diventare un intralcio. Di tutto il testo, questa è la parte che viene riscritta più volte mentre sviluppi altri punti e viene modificata in base ai cambi di direzione, stile e orientamento che può subire l’elaborato. Per questo, vedila come un modo per rompere il ghiaccio, e soprattutto considera che può essere modificata in qualunque momento. Questo approccio ti lascia la libertà di rivedere tutto e di fare ogni tipo di modifica qualora si rendesse necessario.
Assicurati che ogni paragrafo supporti la tua idea in un nuovo modo. Non sei certo che i tuoi paragrafi abbiano raggiunto lo scopo? Prova a isolare la prima frase di ognuno di essi; assieme, dovrebbero essere una lista di prove che confermano la tua tesi. Anche la conclusione è importante, in quanto deve fornire a chi ti scolta la tua opinione finale che, se possibile, non lasci adito a contraddizioni. La bibliografia di riferimento è importante, ma va usata sapientemente. Infilare delle citazioni qui e là all’interno del testo è un buon modo per sostenere la tua tesi, ma non esagerare o darai l’impressione che siano stati altri ad aver fatto tutto il lavoro, e che tu ti stia avvalendo del metodo copia-incolla. A chi ti ascolta o legge la tua tesina interessa conoscere la tua opinione personale riguardo quell’argomento, non ciò che è stato detto da altri. In fondo si tratta del tuo lavoro, cerca comunque di renderlo originale e caratteristico, così che anche i tuoi ascoltatori lo considerino tale.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Ora,è il momento di riportare su carta il tuo elaborato. Alcune delle opzioni più comuni per la rilegatura di lavori come questi, che vengono offerte da aziende come Stampaprint, sono la rilegatura con brossura oppure la rilegatura con spirale. La prima garantisce, grazie alla colla utilizzata per fissare le pagine, una maggiore resistenza nel tempo mentre la seconda consiste nell’agganciare i fogli del tuo lavoro mediante una spirale che può essere metallica e di differenti colori. Il mio consiglio è quello di progettare una rilegatura adeguata alle pagine ed all’entità del tuo lavoro
In conclusione
Scrivere una tesi, lo sappiamo bene, non è una cosa facilissima: speriamo di averti dato dei suggerimenti utili e ricordati che anche la rilegatura è importante perché parla di te e conferisce eleganza al tuo lavoro.
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