Vorresti creare una brochure, ma non sai da che parte iniziare? Con questo tutorial sono sicura che troverai diversi spunti utili al tuo scopo. So bene quanto possa essere difficile realizzare una grafica di questo tipo, in quanto deve essere in grado di comunicare in maniera semplice e immediata un determinato contenuto, pur non trascurando l’aspetto estetico del prodotto, che è l’unico modo per rendere davvero interessante la brochure.
Ma procediamo con ordine: le tips che ti suggerirò possono essere considerate come linee guida tramite cui lasciarsi ispirare, per arrivare a un progetto funzionale e accattivante. Cominciamo quindi, buona lettura!
Scopri il contenuto e il target di riferimento
Spesso capita di dover affrontare argomenti che ci sono completamente estranei o di dover raggiungere un pubblico molto distante dal nostro profilo. Per questo prima di iniziare è bene capire ciò che si dovrà sviluppare, in modo tale da aver un quadro ben chiaro del tutto. Quindi dovrai porre delle questioni molto semplici ai tuoi clienti, così potrai sviluppare un progetto adatto alle loro esigenze. Le domande potrebbero corrispondere alle famose 5W:
- Who? (Chi?) A chi è rivolta questa comunicazione?
- What? (Cosa?) Che cosa vuoi raccontare?
- When? (Quando?) Quando vuoi diffondere questa brochure? Si tratta di un progetto a lungo termine o di un offerta temporanea?
- Where? (Dove?) La brochure dove verrà diffusa (territorio circoscritto, nazionale o internazionale)?
- Why? (Perché?) Qual’è lo scopo di questo prodotto?
Considerate poi che ogni progetto è diverso dall’altro, quindi capiterà spesso di dover andare più nel dettaglio, indagando su particolari, che vi possono sembrare più problematici e poco chiari.
Usa carta, penna e moodboard
Finito questo primo confronto avrai mille idee che ti frullano per la testa, giusto? Vediamo di fare un po’ di ordine e di sistemare tutti gli spunti, riportandoli nero su bianco, come si suol dire.
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Carta e penna
All’inizio non preoccupati di essere preciso o di disegnare in maniera tecnica i vari spazi, ma schizza a mano libera tutto ciò che ti sembra adatto allo scopo. Quando hai riflettuto un po’ meglio sul tutto, allora progetta in maniera un po’ più sistematica e precisa il tutto. Se sei un abile disegnatore continua con carta e penna, se invece non sei molto esperto ti consiglio di usare un supporto tecnologico. Una volta conclusa questa prima linea grafica è consigliabile incontrarsi con il cliente e capire se la strada che si sta percorrendo è una soluzione idonea alle aspettative o se è meglio fare un passo indietro, rivendono gli eventuali aspetti critici.
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Moodboard
Sai che cos’è un moodboard? Ne hai gia sentito parlare? Prova a pensare a un collage di immagini, disegni e grafiche che siano in grado di rappresentare tutti i concetti che ruotano attorno al tuo progetto. Con questa tavola degli “umori” potrai mostrare al cliente, in maniera ancora più ricca e particolare le tue idee, dando vita al concept tramite una serie di colori e di schizzi molto più efficaci di qualsiasi tua parola.
Per farti capire in maniera più precisa di cosa sto parlando ti mostro qualche esempio trovato sul web, che ti permetterà di comprendere esattamente di cosa sto parlando.
fonte: pinterest
Studia i competitor
Sicuramente qualsiasi sia il mercato dei tuoi clienti, avranno dei concorrenti con cui confrontarsi. Una volta scoperto quali sono i principali competitor comincia ad analizzali e scopri come si muovono a livello promozionale, cerca di capire chi lavora meglio e di studiare che tipo di immagini utilizzano, che parole usano, quali sono i loro slogan, ecc. Una volta preso in considerazione i pro e i contro di ogni azienda confrontali con quella dei tuoi clienti e decidi la tua strategia.
Progetta una grafica accattivante
La prima impressione è quella che conta! Come ben saprai è fondamentale catturare l’attenzione del potenziale cliente, in modo tale che sia motivato a prendere in mano la brochure e a sfogliarla. Raggiungere questo risultato non è così semplice e non ci sono delle regole prestabilite da seguire, in quanto ogni progetto è diverso dall’altro; diverso per tematiche, budget, tempo…
In generale comunque, è fondamentale che la linea grafica su cui punterai sia coerente con il contenuto che dovrai comunicare, pur mantenendo uno stile attraente. In parole povere non potrai sviluppare una grafica ricca di colori e di immagini molto vivaci, per una agenzia funebre, come non potrai utilizzare toni neutri e pacati per una scuola infanzia. Fondamentalmente, quindi segui le analisi fatte in precedenza e procedi su questa linea, cercando di trovare degli elementi che provochino una “call to action”.
Segui lo stile “less is more”
Questa famosissima frase, che tradotta significa “meno è più” fu alla base del design di Ludwig Mies van der Rohe, un famoso architetto tedesco, che basò tutta la sua opera sulla teoria dell’essenziale e dell’eliminazione dell’eccesso. In questa immagine potete vedere tutta la potenza di questo principio: una struttura semplice, minimale e bellissima.
Il principio sviluppato da questo grande artista è stato preso e ripreso in tantissimi ambiti, oltre a quello architettonico. In quanto nella sua semplicità è riuscito a convertire tutte le mode del momento, puntato al funzionale contro lo sfarzoso, al minimale contro il complesso.
Anche nel nostro caso, quindi, ti consiglio di seguire questa grande lezione: abbandona il superfluo a favore dell’essenziale. Cerca di inserire nella tua grafica solo il necessario e cerca di trasmettere questa nozione anche al tuo cliente. Forse lo scoglio più grande sarà proprio questo: spesso i clienti vogliono inserire tante cose (o meglio troppe cose) nella loro brochure. Spesso desiderano mostrare tutti gli aspetti di una particolare offerta o magari inserire lunghe didascalie descrittive o altri infiniti motivi. In questo caso è importante ragionare insieme ad essi e arrivare al succo del tutto, utilizzando quindi frasi concise, ma ben pensate e inserendo grafiche o fotografie adatte al contesto. In altre parole, non abbiate paure di usare il bianco e gli spazi vuoti come elementi grafici: dare respiro alla comunicazione permette una lettura più scorrevole e una comprensione più naturale e istantanea.
Ecco alcuni esempi in cui si vede come è stato applicato lo stile less is more.
fonte: pinterest
Concludendo
Questi 5 consigli sono molto precisi e spero ti guidare nella progettazione del tuo prodotto, che sia esso una piccola brochure o un pieghevole aziendale. Se ci fossero degli elementi che ritieni poco chiari non esitare a commentare l’articolo, sarò lieta di chiarire le eventuali questioni.
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