Riciclare la carta direttamente in ufficio è un altro dei sogni che si appresta a diventare presto realtà. Il merito è di Epson, il colosso giapponese che produce, tra i vari prodotti, stampanti per il mondo del lavoro e per l’uso domestico. E proprio una stampante, ovviamente molto speciale, è lo strumento deputato a compiere questa “magia”. Possibile? A quanto pare sì. Scopriamo come.
Più che di una stampante, nel caso di PaperLab sarebbe infatti il caso di parlare di un macchinario in grado di utilizzare la carta già usata e rimetterla in sesto per gli utilizzi successivi. Il tutto comodamente in ufficio, senza azionare il classico circuito della raccolta differenziata che prevede la separazione del materiale, la raccolta, il trasporto, il riciclo e la re-immissione sul mercato. Qui, viceversa, si fa tutto sul posto, senza movimentare mezzi e risorse.
La prima operazione svolta dal macchinario consiste nella triturazione della carta, che torna così allo stato di riduzione in fibre. Il secondo passaggio è quello che prevede l’aggiunta di collanti con i quali sarà poi possibile assemblare le fibre e ottenere la necessaria consistenza. Il terzo e ultimo passaggio è quello attraverso una pressa che compatta la materia precedentemente elaborata e la rimodella a forma di classico foglio A4. Nel giro di pochi minuti, la macchina è in grado di stampare decine di copie. E, non bastasse, in tutto il processo non viene utilizzata una sola goccia di acqua, perché PaperLab lavora “a secco”. Anche questo, a ben pensarci, è un risparmio di risorse prime non indifferente.
Ma la parola risparmio, qui, può essere applicata a ogni sfera relativa al progetto brevettato dal marchio giapponese. Si risparmia sul trasporto, sul ciclo di trasformazione, sui tempi, e ovviamente si risparmia – soprattutto – l’ambiente, scongiurando qualsiasi tipo di spreco. Insomma, una bella convenienza per tutti. Resta da capire, però, quando PaperLab potrà essere introdotto sul mercato. Allo stato attuale il prototipo del macchinario viene utilizzato in fase sperimentale presso la pubblica amministrazione del Giappone, ma non si hanno ulteriori notizie a proposito di una più estesa commercializzazione. In Europa PaperLab è stato presentato in anteprima nel corso del Cebit di Hannover del 2015.
Sempre in tema di carta, e di risparmio, un’altra importante novità arriva da un’altra casa giapponese: Toshiba. Si tratta di E-Studio370Lp, una stampante che è in grado di cancellare l’inchiostro presente sui fogli e farli tornare, dunque, bianchi e pertanto completamente riutilizzabili fino ad altre cinque volte. Questo perché il rullo presente all’interno del macchinario non cancella l’inchiostro presente sul foglio, ma è in grado di renderlo invisibile per un numero limitato di utilizzi, appunto. Anziché stampare, insomma, questa particolare macchina… cancella. Ma non definitivamente, sia chiaro. Perché prima di togliere l’inchiostro dai fogli, la stampante invierà direttamente le scansioni nel cloud, così da non perdere del tutto dei documenti che magari un domani potranno nuovamente tornarci utili. In altre parole, ci sarà ancora tutto… anche se non lo vedremo direttamente sotto i nostri occhi. Il tutto nel nome del risparmio: avanti tutta!
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