Italiani popolo di romantici… da social network. È quanto affermano Facebook e Messenger, i servizi di Facebook che ieri, in occasione del World Emoji Day (ricorrenza ovviamente nata in questi ultimi anni), hanno pubblicato i dati riguardanti il numero di “faccine” utilizzate nel mondo, indicando al contempo anche quali sono le più utilizzate dagli utenti dei vari Paesi. Nel Belpaese, dunque, la vincitrice è il simbolo del bacio con il cuore, quella che un tempo, con cellulari che ora sembrano decisamente antiquati, veniva rappresentata con punto e virgola, trattino e asterisco: ;-*
Il bacio è, a livello planetario, la terza emoji più utilizzata in assoluto negli ultimi trenta giorni presi in esame. A stravincere è la faccia che lacrima dalle risate, al secondo posto la faccia estasiata con i cuoricini al posto degli occhi. Insomma, sulle chat di tutto il mondo sembra esserci bisogno di felicità e di amore. D’altronde le emoticon sono impiegate principalmente da un pubblico giovane, magari di teenager e le “conseguenze” in positivo sono queste. Al quarto posto c’è una variante del riso che ride fino alle lacrime, quello con la testa leggermente girata di lato. Al quinto posto un altro sorrisone, al sesto il classico cuoricino rosso, all’ottavo l’occhiolino, al nono il volto che piange e al decimo ancora un’altra variante della faccia che ride a trentasei denti. Insomma, a parte la classica eccezione che conferma la regola (ma che può essere interpretata in vari modi nello slang giovanile, non solo in quello negativo), gli emoji veicolano soprattutto messaggi positivi o di divertimento.
A ognuno, comunque, il suo. Ciascuno di noi è affezionato a una più ristretta gamma di emoticon sulle quali fa affidamento per comunicare con gli altri. Si tenga presente che solo su Facebook vengono inviate sessanta milioni di emoji ogni giorno e oltre cinque miliardi sempre ogni ventiquattro ore su Messenger. In un mondo reale alle prese con moltissimi problemi, in quello virtuale si risponde con una felicità ostentata o comunque elargita a piene mani. Di certo c’è che questo tipo di comunicazione sta accompagnando e spesso anche soppiantando quella prettamente verbale, perché più immediata e diretta. Non è un caso che lo scorso anno proprio una emoji sia stata eletta come parola dell’anno, rivoluzionando di fatto il sistema fino a oggi (anzi, a ieri) precostituito.
Di immagini, insomma, ce ne sono sempre di più, ed è facile immaginare che nel futuro prossimo prolifereranno in modo ancora più marcato. Nel frattempo si assiste alla diffusione delle Gif, le immagini in movimento che trovano sempre più consensi tra i naviganti di ogni angolo del mondo. L’evoluzione è anche in questo campo ancora in atto, come sempre accade con la materia tecnologica. Nel frattempo, però, non corriamo troppo e godiamoci le emoji che, periodicamente, vengono aggiornate e implementate offrendo via via una gamma sempre più vasta di soluzioni per chi bazzica le bacheche e i servizi di messaggistica istantanea che proliferano sul Web. In fin dei conti, siamo probabilmente soltanto agli inizi di questa bizzarra avventura virtuale.
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