Gli assistenti digitali ormai fanno parte della nostra vita quotidiana. I più famosi e i più utilizzati sono Siri, assistente digitale di Apple e quello di Google, ma non tutti sanno che esiste anche Cortana, assistente digitale di Microsoft e l’ultima arrivata, Alexa di Amazon.
Quale tra questi è veramente il migliore?
Questa è stata la domanda che si è posta la Stone Temple Consulting, un’azienda di digital marketing americana, che ha tentato di stilare una classifica dei migliori digital assistant, facendo loro quasi 5000 domande e richieste, prendendo in considerazione le domande comprese in modo corretto e quante delle richieste recepite sono state soddisfatte senza dover ripetere la domanda più volte.
Da questo studio troviamo sul podio la versione di Google assistant per smartphone, che ha percepito in modo esatto l’80 percento delle domande e ha risposto con successo al 90 percento di queste. Al secondo posto troviamo la versione per Google Home, e, lasciando tutti senza parole, la medaglia di bronzo è andata a Cortana, l’assistente digitale di Microsoft.
Al quarto posto Alexa, che ha recepito meno del 60 percento delle domande ma ha risposto completamente a oltre l’80 percento di esse.
Ma che fine ha fatto Siri? La più discussa e la più nota tra gli assistenti digitali? Ebbene si, fuori da podio, al quinto posto, c’è proprio lei con l’80 percento delle risposte captate in modo corretto ma con poco più del 40% di risposte date con successo.
Indipendentemente da questo studio Siri rimane tuttavia l’assistente digitale più conosciuto e utilizzato al mondo. A riferirlo è la società di ricerca Verto, che misura l’utilizzo e la popolarità degli assistenti virtuali basati sulla voce, classificandoli sulla base diversi criteri differenti. Sebbene i numeri siano in calo, il rapporto dimostra che Siri è utilizzato quasi il doppio rispetto a tutti gli altri presenti sul mercato.
Da notare che l’età media degli utenti che fa utilizzo di Siri è di 55 anni: Apple spera che l’utilizzo di Siri sia destinato a crescere in modo significativo nei prossimi mesi, quando verrà rilasciato HomePod, l’altoparlante domestico da utilizzare, appunto, tramite comandi vocali. L’analisi di Stone Temple Consulting però ha messo sotto esame solamente le versioni statunitensi dei software, infatti le funzionalità offerte in lingue diverse dagli assistenti vocali non sono sempre le stesse di quelle garantite nel paese d’origine.
A ogni modo nel nostro futuro troveremo sicuramente altre forme di assistenti digitali, certamente sottoforma di software più avanzati che ci aiuteranno nella vita quotidiana per risolvere problemi sempre più complessi.
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