Paese che vai, usanza che trovi. Se non fosse che adesso con la globalizzazione tutto il mondo è diventato paese, tanto per scomodare un altro detto popolare, e allora le abitudini e le “trovate” che nascono in un determinato luogo possono tranquillamente essere mutuati in tempo reale o quasi da un altro all’altro capo del mondo. Un chiaro esempio è quello del Black Friday, nato negli Stati Uniti d’America e adesso sdoganato in tutto il globo, ma non è di questo che stiamo parlando, quanto di un’usanza in arrivo dal Giappone. Stiamo parlando dei Temporary Nap Bar, vale a dire locali appositamente pensati per schiacciare un pisolino o rilassarsi con tutti i comfort del caso quando ci si trova in giro e non si può tornare a casa.
Tutto è studiato per offrire il massimo comfort agli avventori: poltrone, amache, persino letti per i più esigenti (o i più stanchi). L’idea è quella di sentirsi come a casa, e allora ecco apparire anche maschere per annullare la luce del giorno, tappi per le orecchie – sia mai che qualcuno disturbi la quiete – e pure il kit indispensabile per lavarsi i denti dopo aver pranzato. I tavoli permettono di trascorrere un po’ di tempo come si vuole: con un libro in mano, con i testi di studio, con il giornale, con l’iPad o lo smartphone. Non mancano il WiFi (e ci mancherebbe altro) e le prese adibite alla ricarca dei dispositivi elettronici. Insomma, c’è proprio tutto quello che serve per prendersi una pausa di relax nel bel mezzo del caos quotidiano. Non a titolo gratuito, s’intende: i nap bar fanno pagare un tot a minuto, cifre comunque piuttosto basse e comunque ben spese se l’intento è quello di recuperare le energie perdute.
Tutto questo esiste già da tempo nelle metropoli del mondo, da Tokyo (dove tutto ha preso il via) a Londra, da New York a Dubai. Era solo questione di tempo che la novità arrivasse in Italia, e infatti la notizia è che il primo Nap Bar tricolore ha aperto a Nichelino, nella periferia a sud di Torino, sotto l’egida del marchio di materassi PerDormire. È facile immaginare che la moda si estenderà presto alle altre grandi città del Belpaese. In Spagna, dove la siesta è decisamente una cosa seria, la novità era stata introdotta lo scorso luglio. A Madrid per la precisione, sotto il marchio di Siesta & Go. Si può prenotare in anticipo o arrivare direttamente sul posto, richiedere letti (anche di diverse tipologie) o tavoli, e via dicendo. Non mancano le alternative: ci sono, in particolare a Oriente, nap bar dedicati a sole donne, quelli di lusso per chi desidera coricarsi su materassi che costano migliaia di euro, ma a questo punto potrebbero davvero sorgere locali di ogni genere e tipo, perché se è vero che l’obiettivo unico è quello di riposarsi, il contesto nel quale ci si ritrova può essere completamente personalizzabile. In altre parole, siamo soltanto agli inizi: in futuro ci saranno più pennichelle per tutti.
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