Il International Consumer Electronics Show (meglio conosciuto come CES) è la più importante fiera dell’elettronica di consumo al mondo che si tiene una volta all’anno al Las Vegas Convention Center a Las Vegas, in Nevada. All’interno dell’area espositiva della fiera vi è l’Eureka Park, ovvero l’area dedicata alle giovani e più promettenti idee di impresa provenienti da tutto il mondo. Questa sezione negli ultimi anni è diventata una delle più interessanti dell’intera manifestazione. Nell’edizione 2018, che ha aperto i battenti il 9 gennaio scorso, le start up che vi partecipano sono circa 900 in arrivo da 42 Paesi e, per la prima volta, è presente anche uno spazio interamente dedicato al Made in Italy dal titolo Made in Italy, The Art of Technology. Le start up italiane presenti a Las Vegas quest’anno sono 44, un ottimo risultato considerato che l’anno scorso erano solo una decina. Questa delegazione di start up italiane comprende imprese selezionate dai più noti protagonisti dell’ecosistema tecnologico del Belpaese. Ventinove sono state scelte da Teorema incubator lab Trieste (TILT), ovvero il primo digital hub nazionale creato da Teorema Engineering e AREA Science Park, otto sono quelle selezionate dall’Istituto del Commercio Estero e infine sette sono i progetti innovativi che hanno conquistato la fiducia della Regione Sardegna.
Sette start up dalla Sardegna
La regione Sardegna porterà dunque alla manifestazione ben sette imprese. Autentico è una società cagliaritana che ha lavorato e sviluppato un rivoluzionario sistema di etichettatura anti-contraffazione. Veranu è una start up che ha già vinto numerosi premi e a Las Vegas porta la tecnologia per realizzare pavimenti intelligenti in grado di produrre energia pulita semplicemente calpestandoci sopra.
Life tree, di Lanusei, porta negli States il suo albero della vita che trasforma l’aria in acqua attraverso l’utilizzo di pannelli solari. La start up sassarese Cube Controls presenta invece una linea innovativa di joystick, in particolare il suo nuovo volante Cube Controls Formula Steering Wheel che per sensibilità e tecnologia è molto simile a quello usato realmente dai campioni della Formula uno.
In campo sanitario Brave Potions, presenta un nuovo utilizzo della realtà in campo medico grazie al progetto Super Poteri che fa divertire i bambini durante la visita con l’obbiettivo di far vincere loro la paura dei medici. A Cagliari la start up Bautiful Box presenta un pet sitter virtuale che aiuta a controllare e intrattenere (grazie a una serie di attività e ricompense) gli animali domestici quando il padrone non è in casa. Sempre di controllo a distanza e di monitoraggio, ma stavolta delle piante da appartamento, si occupa invece la sassarese Lifely.
Il settore del food
Due delle 44 start up italiane che sono volate a Las Vegas si occupano di cibo e di agricoltura innovativa. Dalla provincia di Firenze viene Agricolous, che fornisce una serie di applicazioni a supporto dei coltivatori, per ottimizzare le colture e il lavoro grazie all’analisi dei dati. Tra cui monitoraggio delle colture, previsione delle malattie e sistema di supporto decisionale per trattamenti e fertilizzanti. Bentur invece è una start up del Friuli Venezia Giulia che ha sviluppato Spirugrow, un sistema innovativo e automatizzato per la coltivazione e produzione di alghe, in particolare dell’alga Spirulina, uno dei super-alimenti del futuro.
Realtà virtuale, realtà aumentata, moda e gaming
Indigo AI ha sviluppato la prima piattaforma d’intelligenza artificiale in Italia che consente alle aziende di gestire in automatico la comunicazione in chat (grazie allo sviluppo di chatbot e al machine learning) con i propri utenti. Emoj proviene dal Politecnico delle Marche e sviluppa soluzioni innovative di Emotional Data Analytics: offre infatti un toolbox composto da un insieme di soluzioni hardware (analytics box e reaction box) e software (piattaforma smart) in grado di catturare ed interpretare le emozioni del cliente rispetto a un prodotto o a un brand. Da Lecce proviene Vinoled, una start up che ha sviluppato una tecnologia grazie alla quale è possibile illuminare l’interno delle borse in condizioni di scarsa visibilità, ricaricare i dispositivi presenti al suo interno, localizzare e mappare i movimenti della borsa e inviare messaggi di aiuto.
Proxy42 è una start up attiva tra San Francisco, Trento e Torino che sfrutta la realtà aumentata per migliorare l’esperienza di gaming: l’app Father.IO è il primo sparatutto in prima persona in realtà aumentata che si gioca attraverso il proprio smartphone, semplicemente applicandovi un piccolo lasertag.
La start up padovana Officina ha sviluppato invece delle applicazioni della gamification ai processi aziendali, mentre a Las Vegas ha portato l’app di event-sharing Nowr (che sta per Now where you are).
La mobilità 2.0
Blubrake è una start up milanese che ha sviluppato un dispositivo elettronico ultraleggero integrato al telaio della bicicletta in grado di assistere ogni ciclista durante le manovre di frenata massimizzando così sicurezza e performance sportiva.
ShargeMe è una start up di Trieste che al momento è su Kickstarter con un progetto che mira a incentivare il ricorso ai veicoli elettrici attraverso la condivisione della ricarica tra utenti: mettendo in contatto domanda e offerta, permette a chiunque possiede un’auto elettrica di vendere parte della sua energia non utilizzata a chi deve rifornirsi. E-Novia porta a Las Vegas APE (che sta per Your Autonomous Pony Express), il primo veicolo autonomo elettrico per lo urban delivery progettato e creato interamente in Italia. Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente adatto a muoversi negli spazi irregolari delle città italiane ed europee, su marciapiede e su pista ciclabile con un’autonomia di circa 80 km.
La tecnologia indossabile e la salute
Interessantissima la tecnologia sviluppata dalla genovese Beltmap, che presenta una tecnologia che si rivolge a non vedenti e ipovedenti. Beltmap ha creato un dispositivo utile per orientarsi in qualsiasi città grazie all’utilizzo di una speciale cintura vibrante associata a Google Maps e a un assistente vocale. Avanix è una start up fondata nel 2014 da ingegneri esperti in elettronica e dispositivi medici con l’obbiettivo di ideare e sviluppare soluzioni nell’ambito della salute, il benessere e la sicurezza. A Las Vegas hanno portato due prodotti: OiX Care, un sistema dedicato al monitoraggio del malati di Alzheimer e la tettarella PaciBreath, che monitora la salute dei bambini.
Verso è una start up di Potenza che ha sviluppato One, un anello interattivo che grazie a una serie di sensori inerziali è in grado di riconoscere i movimenti della mano e trasmetterli a computer e smartphone, trasformando il nostro corpo in un controller.
Lo sviluppo di One è avvenuto grazie alla campagna di crowdfunding che ha avuto grande successo, raccogliendo oltre 160mila euro di investimenti.
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