Si è soliti dire, certamente a ragion veduta, che i lettori di libri sono sempre di meno, e comunque sempre troppo pochi. Quelli ancora (r)esistenti, in ogni caso, hanno le idee ben chiare riguardo al modo in cui vogliono fruire di storie, romanzi, racconti, saggi e chi più ne ha più ne metta: per loro la lettura è ancora, soprattutto, una esperienza che va esperita su carta. Nel 2016, dunque, il libro batte ancora (e alla grande) l’e-book, anche se quest’ultimo appare comunque in rimonta: a dirlo è un nuovo studio effettuato dal Pew Research Center.
La ricerca è stata effettuata su un campione di 1.520 lettori americani adulti interpellati telefonicamente tra marzo e aprile del 2016. Anzitutto, va specificato che la media di persone che leggono almeno un libro all’anno è non solo molto alta, ma anche sostanzialmente invariata rispetto a quattro anni fa: stiamo parlando del 73% del totale. Tra di loro, la maggioranza preferisce tuttora leggere su supporti cartacei: il 65% dei lettori “attivi” ha infatti utilizzato un libro stampato, mentre soltanto il 28% si è servito di un e-book, una soglia comunque in crescita rispetto anche al recente passato. In quanto alla terza opzione, l’audio book, si conferma un prodotto assolutamente di nicchia: solo il 14% del totale lo utilizza. Il 28% del totale, invece, utilizza sia libri di carta che in formato digitale, ma soltanto il 6% usa esclusivamente l’e-book e ha dunque abbandonato il formato stampato.
Ritornando al tema e-book, lo studio evidenzia che il suo utilizzo, nel corso degli ultimi cinque anni, è di fatto triplicato. Una esplosione che è dovuta soprattutto alla diffusione su larghissima scala degli smartphone e dei tablet, ovvero device dai quali è possibile appunto leggere articoli, riviste, e ovviamente anche libri. Se l’e-book sale nel gradimento, la carta resta però un supporto irrinunciabile per i lettori americani – e, per la verità, anche del resto del globo. La distanza tra i due mondi paralleli – il libro in versione fisica e quello in versione virtuale – è insomma ancora decisamente netta. Parlando di generazioni a confronto, salta fuori che il 7% dei laureati al college utilizza gli e-book, una percentuale che si dimezza tra i diplomati alle scuole superiori.
Per chi ama le statistiche, poi, la ricerca effettuata da Pew elenca anche altri dati indubbiamente interessanti. Ad esempio si scopre che gli americani adulti leggono in media dodici libri all’anno, ovvero circa uno al mese. Niente male, per un’epoca nella quale si è soliti dire che nessuno legge più. Evidentemente, così non è. Anzi, nella fascia delle persone che vanno dai diciotto ai ventinove anni l’80% degli interpellati ha letto almeno un libro nell’ultimo anno. Tra coloro che hanno dai 65 anni in su, il dato tocca il 67%.
In conclusione, si può pertanto affermare che la lettura in digitale, per quanto in crescita, non sta intaccando la lettura su supporto cartaceo: le due cose vanno quasi sempre in parallelo, e vengono dunque vissute come una alternativa tra l’una e l’altra. Il libro stampato resiste insomma all’avvento digitale: quello che si dice un classico intramontabile.
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