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Home  /  Blog  /  Comunicazione  /  Barbie, da fashion doll a icona pop nell’arte di Andy Warhol
31 maggio 2017

Barbie, da fashion doll a icona pop nell’arte di Andy Warhol

Scritto da Emanuele Salvato 31 Maggio 2017
Comunicazione Lascia un commento Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2023

Barbara Millicent Roberts è il nome completo di Barbie, la bambola più conosciuta, amata e venduta nel mondo. Prodotta dalla Mattel, la Barbie entrò in commercio a partire dal 9 marzo 1959 e da allora è diventata per ogni generazione ben più che una bambola, ma una vera e propria icona. Oggi, con oltre un miliardo di pezzi venduti, 120 milioni circa ogni anno, è diventata una vera e propria icona globale che fa parte dell’immaginario collettivo. È una vera e propria fashion doll che ha fatto il giro del mondo, conquistando mamme e figlie grazie ai suoi vestiti e accessori sempre alla moda e con articoli ed editoriali a lei dedicati da tutte le grandi riviste, come Vogue, Elle e Cosmopolitan. Ne è la riprova anche la mostra Barbie The Icon, che si è tenuta al museo MUDEC di Milano dall’ottobre 2015 al marzo 2016. Barbie non è semplicemente un giocattolo, ma un’icona della società contemporanea, che si evolve e si adatta ad ogni nuova tendenza.

Lo stile di Barbie, la sua capacità d’innovarsi e di adattarsi ai tempi erano ammirati, invidiati e copiati anche dalle celebrities. Tra tutti, anche Andy Warhol, che sulle celebrità iconiche e sull’essere lui stesso icona ci ha costruito una carriera, ha deciso di omaggiare la mitica bambola. Esatto, anche Barbie è finita sulla tela dell’artista del pop: il ritratto risale al 1986 ed era stato commissionato da Mattel, che oggi lo custodisce nella sua sede centrale in California: il viso ritratto riprende i tratti di Barbie Peaches’n Cream (Barbie Fior di Pesco in italiano), una serie particolarmente fortunata prodotta nel 1984.

Andy Warhol nel 1986

Oggi, a distanza di più di 30 anni, Mattel ricambia il grande artista con una collezione a lui appositamente dedicata, The Barbie Collection, ispirata alla figura di Warhol e realizzata in collaborazione con la Andy Warhol Foundation. La prima Barbie della collezione è uscita nel 2015 ed è una versione femminile dell’artista, con tanto di caschetto platino, giubbotto da motociclista, jeans neri, la riconoscibilissima maglia a righe e inoltre pennelli, tubetti di colore, una tavolozza e una fotocamera. Il secondo modello della collezione è uscito nel 2016 ed è ispirato alla New York degli anni Sessanta e Settanta, alle mostre e agli happening nella Factory e alle notti allo Studio 54. Questo modello indossa una pelliccia animalier sintetica, dei leggins neri, degli stivali bianchi in finta pelle e una maxi t-shirt intitolata alla Zuppa Campbell, una delle opere più celebri di Andy Warhol. Infine, l’ultimo modello della collezione è uscito da poco, nel maggio 2017, e contiene un chiarissimo omaggio al dipinto di Warhol del 1986. La bambola indossa infatti un lungo abito da sera su cui è stampata l’opera, andando così a creare una doppia citazione: Barbie cita Warhol, che nell’86 aveva citato Barbie. Completano l’outfit una stola in pelliccia rosa foderata d’azzurro, a richiamare i colori a contrasto della litografia, e un paio di décolleté azzurre ricoperte di glitter, un altro omaggio all’arte warholiana e in particolare alla serie Diamond Dust, serie di dipinti che ritrae scarpe femminili dipinte in negativo su sfondo nero scintillante di polvere di vetro. I gioielli infine sono gli accessori originali di Barbie Peaches’n Cream, il modello che per primo ha ispirato il dipinto di Warhol nel 1986.

  • The Barbie Collection 2015
  • The Barbie Collection 2016
  • The Barbie Collection 2017

Emanuele Salvato

Senior copywriter per StampaPrint. Conseguita la Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bologna nel 1998, Emanuele ha iniziato ad arricchire le sue competenze in media e comunicazione lavorando per numerose testate locali, arrivando al titolo di giornalista professionista. Abile nella ricerca, nel servizio clienti, nella gestione, nella pubblicità e nell'editing, Emanuele vanta oggi una collaborazione pluriennale con StampaPrint. Esperto di stampa online, Emanuele si occupa infatti della stesura e della pubblicazione di numerosi contenuti testuali che popolano il sito di Stampaprint.net.

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