Era il lontano 2013 quando Google mise in commercio i suoi ormai famigerati Google Glass. Gli occhiali, nati per portare la realtà aumentata nella vita di tutti i giorni, venivano prodotti da Luxottica ed erano venduti al prezzo di circa 1000$ al paio. Il progetto tuttavia non ebbe mai il risultato sperato e gli occhiali furono ritirati dal mercato nel gennaio 2016. Rimase ed è tuttora in vita invece il programma Glass at Work, la nuova incarnazione dei Google Glass indirizzata specificatamente a chi opera nell’ambito professionale.
Ora un’altro colosso della tecnologia ha deciso di cimentarsi nel campo della realtà aumentata filtrata attraverso gli occhiali: siamo parlando di Apple.
Secondo le ultime notizie infatti, l’azienda di Cupertino ha recentemente acquisito Akonia Holographics, una startup specializzata in lenti e altre tecnologie per la Realtà Aumentata.
Akonia è nata nel 2012 da un gruppo di studiosi specializzati in olografia, scienza che si concentra sulla creazione di immagini tridimensionali, i cosiddetti ologrammi. Molto recentemente l’azienda ha spostato l’attenzione sulla creazione di display dedicati ai visori per la realtà aumentata. In particolare, gli sforzi si stanno concentrando sull’implemento della tecnologia battezzata HoloMirror che consente di realizzare display indossabili particolarmente leggeri e sottili.
Apple e la realtà aumentata
La rincorsa alla realtà aumentata negli ultimi anni è un must di tutte le principali aziende tecnologiche. L’AR consente agli utenti di esperire in modo differente la realtà che li circonda, attraverso la sovrapposizione di contenuti virtuali a scene reali. Questo è già possibile in modo parziale attraverso dispositivi mobile come gli smartphone, gli iPad o gli iPhone, non a caso il gioco Pokemon Go, che ha puntato tutto su questa tecnologia, ha letteralmente spopolato. Tuttavia molte aziende mirano a un coinvolgimento ancora più completo degli utenti, creando visori in grado di tenere conto della posizione, del rilevamento degli oggetti e del tracciamento delle immagini. Anche Apple da tempo si è posta questo obbiettivo, ne è la prova proprio la recentissima acquisizione di Akonia e della sua straordinaria tecnologia in grado di creare lenti “[…] sottili, trasparenti e smart che mostrano immagini vibranti, interamente a colori e con ampio campo visivo”.
Le indiscrezioni vogliono che la Casa di Cupertino sia al lavoro su un visore dal nome in codice T288 che non richiederebbe la connessione a computer o smartphone. Pare proprio che Apple abbia addirittura creato un’unità interna espressamente dedicata allo sviluppo di questa tecnologia, che sarebbe al momento al lavoro su un display con risoluzione 8K, un processore e un sistema operativo ad hoc (denominato rOS) controllabile con sistema touch e tramite attivazione vocale. Un ulteriore indizio che Apple sta puntando moltissimo sulla realtà virtuale e su quella aumentata è un’ulteriore acquisizione, quella della startup canadese Vrvana, creatrice di Totem, un sofisticato visore che mescola realtà virtuale e realtà aumentata.
Insomma, sembra proprio che Apple stia mirando alla creazione di schermi ottici trasparenti talmente sottili da adattarsi agevolmente a occhiali simili a quelli classici, ma dotati della capacità di proiettare immagini sufficientemente luminose per l’uso esterno. Gli attuali visori presenti sul mercato, HoloLens di Microsoft, e Magic Leap One di Magic Leap sono destinati al solo uso in interni e costano diverse migliaia di dollari. In più, ovviamente, deve trattarsi di una tecnologia adatta alla produzione di massa a un prezzo relativamente contenuto.
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