Stando ai dati di marzo 2017, Android è il sistema operativo più utilizzato nel mondo. Un traguardo non solo prestigioso, ma anche storico per il colosso di Mountain View, che supera in questo modo il sistema operativo per antonomasia, quello di Windows sviluppato e aggiornato periodicamente da Microsoft e dominatore della graduatoria sin dall’inizio degli anni Ottanta, agli albori del mondo cibernetico. A dirlo è una nuova ricerca pubblicata in queste ore da StatCounter, uno studio che si basa sui dati forniti dagli utenti che hanno navigato su Internet nel mese appena trascorso.
Non si può certo dire che questa sia una sorpresa del tutto inaspettata, dal momento che il mercato degli smartphone al giorno d’oggi si divide interamente in due sistemi operativi: iOS, ovvero quello sviluppato da Apple per i suoi iPhone, e appunto Android che Google “presta” a tutte le altre marche di cellulari presenti sul mercato. Ovviamente in circolazione ci sono molti più dispositivi Android rispetto alla controparte, quindi è palese come il sistema operativo sia estremamente diffuso sul globo terracqueo. Ciò non toglie, però, che l’obiettivo raggiunto dalla “Grande G” sia di quelli davvero significativi. La ricerca di StatCounter contempla infatti i dispositivi desktop, laptop, tablet e mobile, insomma un universo ben più ampio di quello rappresentato soltanto – si fa per dire – dagli smartphone. Un ambito, quest’ultimo, nel quale peraltro l’azienda di Bill Gates ha fatto registrare negli ultimi anni un sonoro flop. Il sistema operativo di Windows Mobile è stato ampiamente superato dai concorrenti, e la Nokia – l’unica marca che aveva stretto accordi in merito – ha chiuso i battenti dopo l’insuccesso commerciale del Lumia. Di fatto, quindi, Windows Mobile è sparito del tutto, lasciando che gli altri due attori si spartiscano l’intera torta. Per contro, il segmento dei computer “da tavolo” – siano essi desktop o laptop – ha subito una contestuale flessione, e questo spiega come si siano invertite le dinamiche nel corso dell’ultimo, decisamente concitato lustro.
Il dominio incontrastato di Microsoft nel segmento dei sistemi operativi durava da quasi quattro decenni: dal 1980, per la precisione, quando Bill Gates acquistava per 50mila dollari dalla Seattle Computer Products un sistema operativo che avrebbe poi preso il celebre nome di MS-DOS. Cinque anni più tardi, nel 1985, vedeva la luce Windows 1.0, la primissima versione del sistema operativo di Microsoft. Si trattava del capostipite di una lunga progenie di sistemi più o meno di successo, tra i quali si ricordano Windows 95, Windows XP, Windows Vista e infine il più recente Windows 10. Ognuno dotato di un proprio logo distintivo, ognuno rappresentante un’evoluzione (o talvolta una rivoluzione) rispetto ai predecessori. Adesso, però, Google ha attuato un sorpasso tutt’altro che facile, guadagnando il 39,93% del mercato contro il 37,91% che è appannaggio di Microsoft.
Un exploit che fa saltare sulla sedia, se consideriamo che Android cinque anni fa deteneva appena il 2,4% del totale (e Microsoft, per contro, l’82%). È però evidente che la “scalata” del sistema operativo va a braccetto con la diffusione sul mercato degli smartphone, che in breve tempo hanno fatto dimenticare le vecchie tipologie di cellulari portando un nuovo tipo di prodotto sul mercato. D’altro canto, non era comunque semplice affermarsi sul mercato stesso in un modo così perentorio: i punti di forza di Android consistono soprattutto nella sua affidabilità, nella sua versatilità, nella sua modernità, diremmo anche nella sua intuitività – è molto facile utilizzare Android anche se non si è particolarmente avvezzi alla tecnologia. L’unica consolazione, se così possiamo chiamarla, per Microsoft è che Windows è ancora oggi il sistema operativo più utilizzato nei personal computer, con un 84% della fetta totale sul quale c’è poco da discutere. In quel regno, insomma, si possono ancora dormire sogni decisamente tranquilli.
Resta il fatto, però, che una delle partite più importanti oggigiorno si gioca nel segmento mobile, per i motivi sopra elencati: anche per quel che riguarda Apple, la navigazione da mobile sta superando di slancio quella da desktop. Il bello (o il brutto) della tecnologia è che poi, all’improvviso, si aprono nuovi mondi e chi è in grado di inserirsi al meglio può a sua volta ribaltare la situazione. Di certo Microsoft non ha problemi nei natii Stati Uniti d’America, dove Windows continua a essere il sistema operativo più utilizzato e Android deve addirittura accontentarsi del terzo posto, al momento, dietro anche a iOS di Apple. Del resto quello a cui stiamo assistendo è un derby a tre fra altrettante super potenze del settore tecnologico americano. Android, viceversa, si sta prendendo zone di mercato decisamente popolose come l’Asia, l’Africa, il Medio Oriente e l’America Latina. Il motivo di questa penetrazione è molto facile da spiegare: nelle aree emergenti vanno per la maggiore i telefoni di fascia più economica, un segmento che Apple non conosce – basta guardare i prezzi degli iPhone per rendersene conto. Detto questo, ci sono anche costosissimi smartphone che “equipaggiano” Android, un sistema operativo che in questo senso si dimostra più trasversale rispetto al concorrente.
Con il superamento ai danni di Windows, il sistema operativo di Android realizzato dagli sviluppatori di Google si dimostra così uno degli strumenti più importanti tra le mani del colosso di Mountain View. In attesa di conoscere quali saranno le prossime sfide sul piatto (l’intelligenza artificiale?), la Grande G si conferma la protagonista assoluta dei tempi in cui viviamo. Dall’algoritmo alla continua ricerca e innovazione di nuove soluzioni di vario tipo, gira e rigira si finisce sempre con l’interpellare Google. Anche quando, magari, non ce ne stiamo nemmeno rendendo conto.
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