C’erano una volta i cellulari, poi sostituiti dagli smartphone, e c’erano una volta Blackberry e Nokia, due tra i marchi di punta del settore. Poi, appunto, sono arrivati i dispositivi di ultima generazione, e il segmento è mutato in modo talmente rapido da sovvertire l’ordine precedentemente stabilito: Google (con il suo sistema operativo Android) e Apple (con l’iPhone e il sistema operativo iOS) si sono presi in pochissimo tempo il 98% del mercato, mentre altri marchi quali Samsung, Huawei, la rediviva Motorola, eccetera si posizionavano in ottima posizione sul mercato. Oer chi non ha saputo reagire con eguale rapidità, invece, i danni sono stati irrecuperabili. O quasi.
Addio Lumia: ma Microsoft prova a rilanciare
Perché sì, la battaglia è stata persa, ma la guerra potrebbe essere ancora molto lunga. Lo pensano ad esempio in casa Microsoft: nonostante la collaborazione avviata anni fa con Nokia, altro gigante della telefonia mobile ormai scomparso dai radar nonostante il predominio sul mercato tra fine anni Novanta e primi Duemila, i modelli Lumia hanno conosciuto un incontrovertibile declino, al punto che proprio nei giorni scorsi è stata annunciata a titolo ufficiale la fine della produzione dei modelli entro la fine di quest’anno. Ciò non significa, però, che Microsoft batterà in ritirata da un settore in continua, seppure sempre più lenta, espansione. Al contrario. Il brand americano sta già valutando e mettendo a punto una serie di contromosse incentrate soprattutto sul business “mobile” per le aziende, anche in virtù della ottima sincronizzazione tra Windows 10 e la sua controparte mobile. Se ne saprà di più nei prossimi mesi, ma la direzione intrapresa dal colosso di Bill Gates sembra essere proprio questa.
Addio Blackberry: i canadesi si concentrano sui software
Se Microsoft batte in ritirata per provare a rilanciarsi in grande stile, Blackberry dice addio al mondo della telefonia mobile. Il celebre marchio ha definitivamente mollato la presa, ma sopravviverà grazie a un’azienda indonesiana (PT Tiphone Mobile Indonesia) che realizzerà in subappalto i dispositivi che dovrebbero comunque mantenere il nome Blackberry. La produzione, dunque, non avverrà più in Canada, segnando uno storico addio a un segmento di cui la stessa Blackberry era stata non solo uno dei pionieri, ma anche uno dei maggiori protagonisti fino a qualche anno fa. Proprio una delle sue caratteristiche principali, ovvero una tastiera realizzata alla stregua di quella dei computer (a ogni lettera il suo tasto), è andata però in disuso con l’avvento degli smartphone e delle tastiere “virtuali”, cioè che appaiono direttamente sullo schermo. Questa è stata con ogni probabilità una delle cause principali del netto calo di vendite dei Blackberry, nonostante l’azienda canadese abbia comunque messo sul mercato nuovi smartphone senza tale marchio distintivo. Va inoltre ricordato che un’altra prerogativa del marchio rappresentato da una mora era quella di far leggere le email direttamente sul cellulare, un servizio decisamente all’avanguardia quando gli smartphone ancora non esistevano.
Il brand tornerà ora a concentrarsi sullo sviluppo di software e servizi. La notizia della “virata” messa in atto dall’azienda ha avuto subito effetti positivi sui mercati, con il titolo che ha avuto un balzo pari al 7,4%.
(fonte immagine: flickr.com)
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