Abbiamo già visto quanto la Corporate e la visual identity siano importanti per il successo e la visibilità di un’azienda. Abbiamo visto anche come una visual identity efficace ed intrigante sia il risultato di un lungo percorso fatto di brainstorming, confronti e prove. Parte fondamentale della visual identity è indiscutibilmente il logo. Ad esso va prestata una particolare attenzione perché sarà uno dei primi elementi su cui si poserà l’attenzione del pubblico.
Il termine logo deriva dal greco λόγος e λέγω, ovvero scegliere, raccontare, enumerare, parlare. Un logo infatti rappresenta, racconta un’azienda. Il logo aziendale o di un libero professionista può essere formato solamente da un logotipo, e quindi essere rappresentato da un lettering che riproduce un’espressione fonetica (ad esempio Coca Cola, IBM o ancora Zara), oppure può essere composto da un pittogramma, un’ideogramma, un monogramma, un acronimo o una combinazione di questi con il logotipo. Si parla di monogramma, quando è presente un unico segno, come nei loghi di Yves Saint Laurant, Chanel o Rolls Roys. È invece definito tipogramma, un logo dove si utilizzano caratteri già esistenti. Viene definito logotipo un logo creato invece utilizzando caratteri ideati ad hoc, non pre-esistenti al marchio. Un pittogramma è invece un segno iconico che rappresenta in modo preciso l’azienda, è la parte simbolica di un marchio, l’emblema non leggibile e non pronunciabile che rimanda all’impresa. Possono essere ideogrammi, ovvero i segni astratti (come Nike o Renault) oppure iconografici, cioè segni somiglianti e riconoscibili in quanto tali, come la mela di Apple. Infine un acronimo è un simbolo grafico ottenuto utilizzando solo alcune lettere (generalmente le iniziali) dell’azienda, come il marchio IBM.
Parte fondamentale della creazione di un logo è la scelta del font giusto, poiché ogni tipo di carattere tipografico possiede caratteristiche differenti che non si adattano a qualunque design. Nella scelta vanno considerati aspetti come il peso, ovvero lo spessore del contorno del carattere relativo alla sua altezza, la pendenza, la larghezza e altro ancora. Particolare attenzione va posta anche sull’aspetto psicologico, perché esiste una forte correlazione fra contesto e font utilizzato.
I font rotondi sono solitamente percepiti come più amichevoli, i font con linee dritte o angoli retti dimostrano invece freddezza e rigidità, i caratteri Courier sono considerati troppo datati o impersonali. L’uso dei caratteri serif (ad esempio Times, Times New Roman o Palatino) simboleggiano tradizione ma anche innovazione e per questo sono scelti da molte aziende. Gli stili sans serif come Arial, Modern o Universal esprimono poche emozioni, al contrario i font handwritten, che riproducono la grafia a mano trasmettono sentimenti di amicizia e familiarità. È importantissimo ricordare che il font deve rappresentare l’azienda, non il designer: nella scelta è insomma necessario pensare unicamente al marchio che deve rappresentare.
Un ulteriore elemento da non trascurare è la scelta del colore. Esso è infatti un elemento fondamentale del codice visivo che aiuta l’uomo nella comprensione della realtà, veicola umore e stati d’animo fornendo informazioni che agiscono sul sistema nervoso, influenzando percezioni, giudizi e sensazioni. La studio del colore anche nella sua influenza a livello psicologico è uno strumento molto importante per i brand e le strategie di marketing.
Il colore rosso è ad esempio il più utilizzato nella grafica perché trasmette vitalità, passione e una gran quantità di sensazioni positive, come l’amore. È il catalizzatore per eccellenza dell’attenzione percettiva. Evoca forza, passione, voluttà; esprime dinamismo e aggressività, violenza, potere, orgoglio. Viene anche utilizzato molto nell’industria alimentare in quanto stimola l’appetito, McDonalds e Coca Cola sono due buoni esempi. Il colore blu ispira lealtà e integrità, comunica eleganza e raffinatezza. È il colore più amato dal 42% delle persone al mondo e non a caso infatti è quello più utilizzato, in ogni sua variazione tonale, nel design dei loghi. Ispira fiducia e calma, riduce lo stress e predispone ad un atteggiamento positivo e di lealtà, per questo è sempre la prima scelta per loghi istituzionali (come Polizia e Carabinieri), di partiti politici ma anche di istituti bancari e assicurativi o di aziende finanziarie. È comunque molto usato in ogni ambito e settore. Il giallo esprime modernità, luce, pienezza, solarità. Simbolicamente rappresenta la ricchezza, la prosperità, la gioia e la purezza ma anche la prudenza e l’energia, non è un caso infatti che le grandi compagnie energetiche, come Shell, Eni, Q8, Agip e IP, abbiano scelto questo colore. Il verde esprime naturalità, fertilità, pace, serenità. È il colore della natura e quindi di tutto ciò che è ecologico, che è bio, che non inquina, che è green appunto. Il nero può essere abbinato (quasi) a qualsiasi colore; quello più elegante per eccellenza è tra bianco e nero. È però da usare con grande accortezza in quanto è molto pesante e trasmette un range di emozioni molto rischioso poiché è solitamente abbinato alla morte e al lutto e rimanda all’oscurità, alla notte e al male. Rimane in ogni caso simbolo d’eleganza e pertanto adatto a prodotti e marchi legati alla moda, ai profumi, all’arte o al design.
Per cercare la giusta ispirazione o per aiutare nell’elaborazione grafica, Canva è l’aiuto ideale per chi non è ferrato con i programmi di grafica quali Indesign, Photoshop o Corel Draw. I template di supporto per realizzare un logo si trovano sotto la categoria Risorse Marketing. Una volta trovato il template che interessa di più, dal menù a sinistra, selezionando l’opzione Elementi, si ha a disposizione un’ampia di contenuti, come foto, icone, griglie, grafici o figure geometriche. Ciascuno di questi elementi è facilmente posizionabile, perché Canva offre una semplice e immediata interfaccia drag&drop. L’opzione successiva, Testo, permette ovviamente d’inserire e modificare dei campi di testo e, per ciascuno, di cambiare colore, dimensione, interlinea e carattere a piacimento.
L’opzione Sfondo dà invece la possibilità di personalizzare il colore base del template, inserendo delle tinte piatte oppure delle texture. Molti degli elementi per comporre i progetti grafici sono disponibili gratuitamente, ma Canva fornisce anche l’accesso alla sua libreria completa al prezzo di 1 dollaro per ogni oggetto premium inserito. L’ultima opzione è quella Caricamento, che permette di caricare immagini dal proprio PC o direttamente dal profilo facebook.
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